110 anni di Alfredo alla Scrofa: la storia di un’icona della cucina romana

“Questo anniversario non è solo un’occasione per celebrare il passato, ma anche per guardare al futuro”, spiega Mario Mozzetti

Fettuccine alla Alfredo

Fettuccine alla Alfredo

Era il 1° dicembre 1914 quando Alfredo Di Lelio apriva le porte del suo ristorante in via della Scrofa 104/a, destinato a diventare uno dei simboli della cucina romana e un punto di riferimento internazionale. Alfredo alla Scrofa, oggi alla guida del maestro mantecatore Mario Mozzetti, celebra 110 anni di storia, un traguardo che pochi locali al mondo possono vantare. “Oggi come allora, il nostro lavoro è focalizzato sulla conservazione della tradizione, rendendo attuale ciò che i nostri nonni ci hanno tramandato”, dichiara Mozzetti, con gratitudine verso chi ha reso possibile questa straordinaria avventura.

L’invenzione delle Fettuccine Alfredo

Il ristorante Alfredo alla Scrofa non è solo un ristorante di grande qualità, ma il luogo dove nacque una delle ricette italiane più famose al mondo: le Fettuccine Alfredo. Create agli inizi del Novecento dallo stesso Alfredo Di Lelio per sua moglie Ines, debilitata dopo il parto, le fettuccine furono concepite con pochi ingredienti ma dal risultato straordinario: burro, parmigiano e pasta fresca.

La fama del piatto esplose quando nel 1927 i divi di Hollywood Douglas Fairbanks e Mary Pickford, in luna di miele a Roma, rimasero conquistati dalle fettuccine. Tornati in America, i due regalarono ad Alfredo una forchetta e un cucchiaio d’oro, facendone un’icona internazionale.

Alfredo alla scrofa: una tradizione che continua

“La nostra missione è mantenere vivo lo spirito del passato, ma senza dimenticare di innovare per rendere attuale ciò che ci è stato tramandato”, afferma Mario Mozzetti. Ancora oggi, il più grande richiamo del ristorante rimane la spettacolare “mantecatura” delle fettuccine, eseguita a regola d’arte dai maître, formati da Mozzetti, un rito che affascina turisti e romani.

Il menu del ristorante, pur rimanendo fedele alla tradizione, si è arricchito di piatti che celebrano la cucina romana con un tocco di modernità, senza mai tradire le radici. “La nostra priorità è sempre stata quella di rispettare il prodotto e il cliente, garantendo un’esperienza che unisca gusto, storia e accoglienza”.

Un legame con Roma e il mondo

Alfredo alla Scrofa non è solo una tappa obbligata per chi visita Roma, ma anche un luogo che ha saputo conquistare il cuore di artisti, politici e celebrità. Clark Gable, Sophia Loren, Jimi Hendrix, Hemingway: tutti hanno lasciato una traccia del loro passaggio, contribuendo a trasformare questo ristorante in una vera istituzione.

Nel corso dei decenni, Alfredo alla Scrofa è diventato ambasciatore della cucina italiana all’estero, replicando il suo successo in molte città del mondo. Ma è a via della Scrofa, nel cuore di Roma, che si continua a respirare l’atmosfera autentica del luogo dove tutto è cominciato.

Il futuro di una leggenda

“Questo anniversario non è solo un’occasione per celebrare il passato, ma anche per guardare al futuro”, spiega Mozzetti. Con un forte legame alla città eterna, il ristorante punta a mantenere viva la tradizione e a raccontare la sua storia alle nuove generazioni, rendendo omaggio a chi, dal 1914, ha contribuito a scrivere questo capitolo della gastronomia romana.

110 anni di Alfredo alla Scrofa rappresentano non solo la storia di un ristorante, ma il racconto di Roma, della sua cucina, della sua arte e della sua capacità di accogliere il mondo con un piatto di fettuccine e un sorriso.