Da piazza Barberini a Trastevere assistiamo e sopportiamo una situazione indecente: strisce pedonali cancellate, consumate e invisibili, trasformate in trappole per chi attraversa, o passa in auto; segnaletica verticale da rifare, rovinata dai vandali e sciupata dal tempo.
Buche, voragini, cedimenti stradali. Quattordici strade in situazione drammatica e alcune rischiano la chiusura. Il tutto dipenderà dalle decisioni della polizia municipale e dei tecnici del I Municipio dopo i sopralluoghi previsti nei prossimi giorni.
Il volto del centro storico, intanto, cambia faccia e si rassegna al degrado. Il lifting stradale avrebbe bisogno di almeno 12 milioni di euro solamente per ripristinare le situazioni più gravi e urgenti, come dimostra il documento di programmazione triennale preparato dall’ufficio Manutenzione strade che dispone per fare i lavori di appena 400mila euro, gli stanziamenti programmati dal Campidoglio per i prossimi tre mesi.
Sandro Rosati – capo dell’ufficio tecnico Manutenzione del territorio del I Municipio – spiega : «Una volta c’era una programmazione triennale degli interventi. Oggi non supera i tre mesi. E ogni tre mesi dobbiamo fare degli appalti per la manutenzione, che significa solo spalmare le emergenze, ecco perché se non si risolve saremo costretti a chiudere alcune strade». Il progetto dell’Ufficio, invece, è molto più ambizioso: individuare rione per rione le emergenze, per avere una visione complessiva.
Orlando Corsetti, presidente del I Municipio, aggiunge che si è dinanzi ad un disagio generalizzato che raggiunge estrema gravità: << in alcuni rioni come Trastevere, Esquilino e Testaccio. A Trastevere per esempio stanno cedendo le fognature, la situazione sta diventando drammatica. La colpa? Alemanno spenderà 1,8 milioni per abbattere il muro dell’Ara Pacis. Era proprio questa l’urgenza del centro storico?».
A tutto ciò si aggiunge una situazione finanziaria preoccupante: dal primo aprile al 30 giugno il I Municipio avrà nelle casse circa 206mila euro da spendere per ciascuno dei due lotti che si spartiscono le strade del quartiere. Soldi a cui si aggiungeranno quelli del Dipartimento che gestisce solo le arterie più grandi, poche, come via del Corso, comunque senza fondi. A fronte dei soldi spesi per la manutenzione del salotto cittadino ci sono le 750 cause civili che ogni anno l’amministrazione è costretta a subire, citata in giudizio da passanti e turisti incappati su buche e voragini. Ora aspettiamo di sapere dalla riunione dei tecnici quali strade sono a rischio chiusura.
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