17 anni al gioielliere aggredito ma lo Stato come difende il cittadino?
Intanto la politica non tutela i cittadini. Pensa alle campagne elettorali permanenti, alle riunioni populiste dei leader, ai litigi per il Presidenzialismo
Se è vero che le sentenze vanno rispettate è anche vero che va rispettata la proprietà e la dignità della persona. Da questa sentenza che condanna il gioielliere Mario Roggero a 17 anni di reclusione per aver ucciso due rapinatori e ferito un terzo mentre fuggivano, si percepisce il malumore di molti cittadini che non si sentono tutelati dallo Stato. Anzi, molti ritengono che si abbia maggior interesse a risarcire il danno subito dai ladri piuttosto che a comprendere le condizioni nelle quali si è trovato la vittima del furto. Roggero cinque anni prima aveva subito un altro furto, finendo anche in ospedale, massacrato di botte dai rapinatori.
La legge delega le forze dell’ordine a garantire la sicurezza e al diritto di fermare o arrestare chi commette reati. Ma dovrebbe essere una prerogativa di ogni onesto cittadino avere licenza di reagire per fermare chi commette reati alla propria persona e impedire di essere derubato. Come non vedere un vuoto legislativo e un garantismo solo per chi delinque? Uccidere un essere umano senza un perché non è ammissibile ma la vicenda che ha portato alla pesantissima condanna del gioielliere ce li ha dei perché, eccome.
Il risarcimento ai familiari dei rapinatori
Nel dispositivo di sentenza è poi disarmante il risarcimento accordato ai familiari dei rapinatori morti. Invece di indagare i familiari stretti per un possibile ruolo di correi, perché come non ipotizzare che siano al corrente del “lavoro” che svolgono i loro mariti, figli, fratelli, sì dà loro un risarcimento. I familiari stretti, che spesso condividono con i rapinatori il profitto dei furti e delle rapine, possibile non si accorgano di nulla?
Dovrebbe essere la società civile tutta ad avere un risarcimento dai delinquenti perché impauriscono, producono insicurezza e mettono in pericolo, con le loro azioni delittuose, le vite di chi vorrebbe vivere in pace.
Intanto la politica non studia le mosse per tutelare i cittadini. Pensa alle campagne elettorali permanenti, alle riunioni populiste di questo o quel leader, ai litigi per il Presidenzialismo. E non ascolta la voce, sempre più flebile, dei cittadini vessati, resi insicuri, intimoriti dai delinquenti impuniti e “premiati”. La gente vuole vivere tranquilla, pagare le tasse e ottenere giusti servizi e aspettarsi, dalla politica, leggi ferree contro le “bestie” e più libertà per chi viene attaccato, aggredito e maltrattato in casa sua.
Roberto Spaziani