6 mesi senza pensione: anziani costretti a tornare a lavoro | Cosa succede nel 2025
Sono in arrivo cattive notizie per gli anziani italiani: mesi di sacrifici e di attese senza percepire nemmeno un euro di pensione.
La riforma del sistema pensionistico sta preparando il terreno a una situazione in cui gli ex lavoratori del Bel Paese resteranno senza incassare l’assegno per circa 6 o 7 mesi.
Dopo una vita trascorsa a lavorare, ora dovranno dire addio al tanto atteso reddito della pensione.
Ecco che cosa sta accadendo e quali sono le novità che fanno tremare i cittadini prossimi al pensionamento.
Anziani, la novità che li lascerà al verde per mesi e mesi
Attraverso la riforma Fornero lo Stato ha introdotto la possibilità di richiedere il pensionamento anticipato. Questo significa che si può riuscire ad andare in pensione anche se non si ha ancora raggiunto il requisito anagrafico. Si tratta della cosiddetta pensione anticipata ordinaria e per ottenerla è sufficiente aver raggiunto l’età contributiva, ovvero il numero di anni minimo previsto dalla Legge in cui il lavoratore ha versato i contributi.
La riforma che ha offerto ai lavoratori questa possibilità sembra aver fatto felici tanti cittadini italiani, i quali hanno lavorato sin da giovani e desiderano andare in pensione ma ha anche un rovescio della medaglia, meno positivo, che potrebbe rivelarsi un boomerang. Potrebbero essere gli stessi anziani infatti, a pagarne le conseguenze. Cerchiamo di fare chiarezza e di capire per quale motivo e che cosa sta accadendo al sistema pensionistico del Bel Paese.
Chi dovrà rinunciare all’assegno della pensione
La conseguenza della nuova riforma è stata un’età media di pensionamento più bassa. In altre parole, i cittadini italiani hanno approfittato della possibilità del pensionamento anticipato e sono andati in pensione attorno ai 64,2 anni. Dal momento che la riforma ha contribuito notevolmente a diminuire l’età media del pensionamento, ha anche generato il rischio di restare diversi mesi senza percepire l’assegno. Quell’età media infatti, spaventa tanto il Governo quanti i pensionati stessi, perché il sistema previdenziale rischia di collassare. In altre parole, non ci sono abbastanza soldi nelle casse dello Stato italiano per poter garantire a tutti la pensione, specialmente se l’età pensionabile si abbassa sempre di più. L’esecutivo per tanto sta vagliando diverse proposte e una di queste apre uno scenario, a dir poco, avvilente per gli anziani italiani.
Attualmente per gli uomini è possibile andare in pensione a 42 anni e 10 mesi di contributi versati e per le donne un anno prima. Tra il momento in cui il lavoratore matura i requisiti e la decorrenza della pensione anticipata però devono trascorrere tre mesi di “finestra mobile”, durante i quali il contribuente è va in pensione ma senza ricevere ancora l’assegno. Ora questa finestra potrebbe essere allungata fino a 6 o addirittura 7 mesi.