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Boom di disturbi alimentari tra i bambini: a Roma diagnosi in aumento del 64%

Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un preoccupante incremento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) tra bambini e adolescenti. I dati parlano chiaro: le diagnosi all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma sono aumentate del 64% in soli cinque anni. A livello nazionale, il Ministero della Salute ha registrato un incremento del 35%.
Un incremento allarmante di disturbi alimentari
L’età di esordio si è abbassata drasticamente, con bambini anche di 8-9 anni che sviluppano anoressia, bulimia e disturbi dell’alimentazione selettiva. Un fenomeno preoccupante che solleva interrogativi sul ruolo della famiglia, dell’ambiente sociale e delle pressioni mediatiche.
Roma, l’epicentro del problema: i dati del Bambino Gesù
Secondo le ultime statistiche dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dal 2019 al 2024 il numero di diagnosi di disturbi alimentari nei bambini è passato da 138 a 226 casi, con un aumento significativo nei bambini sotto i 10 anni.
L’ospedalizzazione di questi piccoli pazienti è sempre più frequente, e le forme più gravi di anoressia nervosa richiedono trattamenti complessi e multidisciplinari. Il fenomeno ha spinto le istituzioni sanitarie a potenziare le strutture dedicate e a sviluppare nuove terapie innovative.
Le cause: famiglia, social media e stress sociale
L’aumento dei disturbi alimentari tra i bambini è influenzato da molteplici fattori:
Ambiente familiare: la mancanza di dialogo, pressioni sul peso e sul cibo o un contesto di ipercontrollo possono favorire l’insorgere di disturbi alimentari.
Social media e modelli estetici: piattaforme come TikTok e Instagram diffondono ideali di bellezza spesso irraggiungibili, spingendo i più giovani a diete estreme e comportamenti alimentari disfunzionali.
Pubertà precoce: l’abbassamento dell’età puberale nelle bambine aumenta la vulnerabilità ai disturbi dell’alimentazione.
Pandemia e isolamento sociale: negli ultimi anni, lo stress e l’isolamento hanno amplificato il fenomeno, con molti bambini che hanno sviluppato un rapporto problematico con il cibo.
Il ruolo della famiglia: come prevenire i disturbi alimentari nei bambini
I genitori giocano un ruolo cruciale nella prevenzione e nella gestione dei disturbi alimentari. Ecco alcuni consigli pratici per aiutare i più piccoli a sviluppare un rapporto sano con il cibo:
Evitare commenti sul peso e sull’aspetto fisico: incoraggiare un’immagine corporea positiva è essenziale per la salute mentale dei bambini.
Promuovere un’alimentazione equilibrata senza restrizioni eccessive: demonizzare alcuni cibi o imporre diete rigide può portare a comportamenti alimentari disordinati.
Mantenere un dialogo aperto e senza giudizi: ascoltare i bambini e riconoscere i segnali di disagio può fare la differenza.
Limitare l’uso dei social media: educare i bambini a un uso consapevole delle piattaforme digitali per evitare l’influenza negativa degli stereotipi estetici.
Le nuove frontiere della cura: le terapie innovative a Roma
A Roma, l’Ospedale Bambino Gesù ha introdotto nuove terapie per il trattamento dell’anoressia nervosa nei bambini e adolescenti. Tra le più innovative, la Stimolazione Transcranica a Corrente Diretta (tDCS), una tecnica di neuromodulazione non invasiva che ha mostrato risultati promettenti nella regolazione del comportamento alimentare. Oltre alla terapia psicologica e nutrizionale, il trattamento prevede un approccio multidisciplinare che coinvolge specialisti in psichiatria, endocrinologia e cardiologia.
L’aumento dei disturbi alimentari tra i bambini, specialmente a Roma, richiede un’attenzione particolare da parte delle famiglie, delle istituzioni sanitarie e della società. Riconoscere i segnali precoci, evitare pressioni estetiche e promuovere un rapporto sano con il cibo sono passi fondamentali per contrastare questa emergenza.
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