A noi piace Greta Thunberg. E quando s’incavola ancora di più
Contrariamente alle altre volte l’attivista svedese non ha parlato con la solita calma. I suoi occhi erano lucidi, la sua voce più arrabbiata. Tosta e senza paura
Noi siamo con Greta Thunberg, senza se e senza ma. E lo diciamo subito: non ci piacciono le continue derisioni che il web le sta dedicando. Per carità il diritto di satira va salvaguardato, ma forse nei confronti di una ragazza minorenne andrebbe evitato. E' bene ricordare che a Greta quando aveva 13 anni le fu diagnosticata la sindrome di Asperger, con evidenti sintomi di disturbo ossessivo-compulsivo, mutismo selettivo e il distrurbo da deficit di attenzione. Questo non per chiedere clemenza a quell'opinione pubblica che la critica, ma per raccontare la storia di una bambina che si è messa in gioco, sacrificando parte della sua vita, per tentare di cambiare le cose. Una ragazza che ha ispirato le proteste mondiali sul clima. Scusate se è poco.
A New York durante il summit Onu sul clima Greta è salita sul palco rimproverando aspramente i leader mondiali, accusandoli di non prendere sul serio l’emergenza climatica. Contrariamente alle altre volte, però, la ragazza svedese non ha parlato con la solita calma. I suoi occhi erano lucidi, la sua voce più arrabbiata.
“Avete rubato la mia infanzia e i miei sogni con le vostre parole vuote eppure io sono una delle persone più fortunate”, ha detto". “Le persone stanno soffrendo, le persone stanno morendo, interi ecosistemi sono al collasso… e tutto quello di cui riuscite a parlare sono i soldi, le favole su una continua crescita economica. Come vi permettete?”. Ecco appunto come vi permettete.