A Roma 1,2 mln di residenti vive in povertà: i Municipi più colpiti dalle ristrettezze economiche

Durante la “Giornata nazionale per la colletta alimentare”, 500 supermercati nel Lazio e 5.000 volontari raccoglieranno prodotti alimentari destinati ai bisognosi

poveri, bisognosi, senzatetto in fila per un pasto donato dalle associazioni di volontari

Roma, piazza Cinquecento: fila di persone in attesa di un pasto donato dai volontari

La povertà nella Capitale italiana continua ad essere una piaga sociale di difficile risoluzione. Il rapporto Caritas del 2022 fotografa una situazione allarmante: a Roma, 1,2 milioni di residenti hanno dichiarato un reddito inferiore ai 15.000 euro annui. Questo dato, che coinvolge il 42,2% della popolazione romana, è un indicatore delle condizioni di disagio economico in cui versa una parte consistente delle città italiane.

Secondo l’Istat, nel 2023 la povertà assoluta in Italia ha riguardato 2,2 milioni di famiglie, per un totale di 5,7 milioni di persone. Sebbene la situazione sia grave in tutto il Paese, a Roma appare particolarmente critica. Con una popolazione totale di circa 2,8 milioni di persone, è impressionante notare che oltre un milione di cittadini vive con un reddito ben al di sotto della soglia di povertà, fissata a 15.000 euro annui. Questa condizione colpisce trasversalmente, ma alcune aree della città sono più vulnerabili.

Municipi di Roma più colpiti dalla povertà

I Municipi di Roma V, VI, VII e X sono tra le zone più colpite dal fenomeno della povertà. In particolare, nel quadrante est della città, nei Municipi V e VII, si riscontra una maggiore concentrazione di cittadini di età superiore ai 65 anni con un reddito inferiore agli 11.000 euro annui. La situazione è aggravata dalla presenza di famiglie con minorenni e redditi familiari inferiori ai 25.000 euro, una condizione che spesso porta alla necessità di richiedere un sostegno.

Le parrocchie e le diocesi romane sono state un punto di riferimento fondamentale per queste persone. Nel 2022, oltre 25.000 persone si sono rivolte ai servizi di aiuto offerti dalla Caritas, e per 11.800 di esse sono stati avviati programmi di sostegno. Questo dato rappresenta un aumento significativo rispetto agli anni precedenti e riflette l’impoverimento generale crescente della popolazione.

16 novembre “Giornata nazionale per la colletta alimentare”

Un ulteriore elemento preoccupante è la difficoltà crescente nella raccolta di prodotti alimentari destinati alle persone in difficoltà. Il presidente del Banco Alimentare del Lazio, Marco Picciaia, ha evidenziato come il 2024 si sta caratterizzando per una diminuizione della capacità di raccolta di beni di prima necessità.

Le associazioni benefiche faticano a rispondere alle richieste di aiuto, “c’è bisogno di invitare alla donazione di prodotti alimentari – ha detto Picciaia – siamo in difficoltà per la raccolta dei prodotti, ecco perché il 16 novembre ci sarà la Giornata nazionale per la colletta alimentare, organizzata dal Banco Alimentare del Lazio”.

Raccolta prodotti alimentari per i bisognosi in 500 supermercati del Lazio

Durante la “Giornata nazionale per la colletta alimentare”, 500 supermercati nel Lazio e 5.000 volontari raccoglieranno prodotti alimentari destinati ai bisognosi. L’iniziativa punta a incentivare le donazioni di prodotti alimentari di qualità, come olio, legumi e omogeneizzati, per rispondere alle necessità delle famiglie bisognose.

La crisi legata alla pandemia da Covid-19 ha ulteriormente peggiorato il quadro. Come ha spiegato Picciaia, la povertà è in “crescente crescita” dal periodo post-pandemia. Si è affermata la figura del “nuovo povero”, che non corrisponde più all’immagine classica dell’individuo emarginato, ma può essere il vicino di casa che fatica ad arrivare a fine mese.

Questo nuovo volto della povertà testimonia quanto le onde d’urto dell’emergenza sanitaria continuano a farsi sentire, generando effetti a lungo termine sulle fasce più vulnerabili della popolazione.

In attesa del nuovo rapporto Caritas, previsto per il 22 novembre 2024, emerge un quadro di sofferenza diffusa nella Capitale. La povertà, in tutte le sue forme, rimane una delle sfide principali per la città e per le istituzioni, chiamate a rispondere con politiche efficaci per contrastare il disagio e sostenere chi vive sulla soglia della povertà.