A Roma 18 nuovi punti per il recupero dell’olio di cottura usato in cucina
Sottrarre all’ambiente quantità sempre più elevate di un rifiuto altamente inquinante
Dall’olio fritto usato in cucina a preziosa risorsa per la mobilità sostenibile. Sono stati attivati i primi 18 nuovi punti di raccolta nei municipi IV, VI, IX, XIII, XIV e XV, secondo l’accordo tra Roma Capitale, Ama e Conoe.
Il protocollo d’intesa tende a sensibilizzare i cittadini romani sulle buone pratiche della raccolta differenziata degli oli e dei grassi vegetali esausti.
Da questa mattina (22 marzo) sarà possibile conferire comodamente l’olio domestico da cottura in appositi fusti da 110 litri. I fusti sono collocati in alcuni mercati rionali e sedi municipali. Il servizio sarà progressivamente esteso a tutti e 15 i municipi.
I nuovi siti di raccolta dell’olio
I fusti per la raccolta dell’olio saranno posizionati nei mercati rionali di Pietralata, via Filippo Meda, San Romano (IV municipio). Mercato di Torre Spaccata, sede municipale di via Bruno Cirino 3, aula civica di via Pedicciano (VI municipio). Mercati di Vigna Murata, Laurentino, Spinaceto, Tor de Cenci (IX municipio).
Mercato di Ponte Milvio, centro Ama via Cassia Km 19,680, sede municipale di via Flaminia 872 (XV municipio). Mercati Irnerio e plateatico Casalotti Borgo Ticino (XIII municipio). Mercati Belsito, Primavalle 2 e Thouar (XIV municipio).
Per maggiori info (anche sugli orari), www.amaroma.it. I cittadini potranno utilizzare una piccola tanica o una qualsiasi bottiglia di plastica, seguendo alcuni accorgimenti.
Consigli per la raccolta
Se si tratta di olio di frittura, aspettare che si raffreddi; versarlo nella bottiglia/tanica usando imbuto e un filtro; avvitare bene il tappo. Portarlo in uno dei punti di raccolta e svuotarlo nell’apposito contenitore.
La bottiglia potrà poi essere nuovamente utilizzata per raccogliere l’olio vegetale o conferita (ben svuotata) nel contenitore dedicato agli imballaggi in plastica e metallo (multimateriale).
Rifiuto molto inquinante
Grazie a questa iniziativa sarà possibile sottrarre all’ambiente quantità sempre più elevate di una tipologia di rifiuto altamente inquinante.
Basti pensare che 1 kg di olio vegetale esausto, se non correttamente gestito, inquina una superficie d’acqua di 1 km quadrato, un’estensione pari a 140 campi di calcio.
Se conferito correttamente, invece, l’olio usato viene sottoposto a un processo di trattamento e rigenerazione per diventare una risorsa preziosa. Dall’olio si può ricavare, ad esempio, la glicerina per saponi o biocarburante efficiente ed ecologico per una mobilità sostenibile.
Raccolta degli oli in crescita
La raccolta differenziata degli oli vegetali esausti è in crescita costante nella Capitale e nel 2020 ha superato per la prima volta la soglia dei 200mila litri recuperati.
Nel corso dell’ultimo anno, infatti, ne sono stati raccolti e avviati a recupero quasi 210mila litri, 15mila in più rispetto al 2019 e ben 55mila in più rispetto al 2018.
Ama
Ama è da tempo fortemente impegnata in azioni mirate per recuperare questa particolare tipologia di rifiuto. L’azienda municipalizzata dei rifiuti mette a disposizione contenitori dedicati nei Centri di raccolta e in numerose scuole.
Negli istituti scolastici vengono proposti processi educativi formativi per trasmettere valori positivi ai ragazzi e favorire che vengano poi veicolati anche in famiglia.
(Comunicati/Dire)