A Roma poteri legislativi di una Regione: primo passo per equiparare le altre capitali
E’ stato approvato a unanimità il testo base della riforma costituzionale che rende simili i poteri legislativi di Roma Capitale a quelli di una Regione
Nella giornata di ieri, 20 aprile, la commissione affari costituzionali alla Camera ha approvato a unanimità il testo base della riforma costituzionale che garantirebbe a Roma Capitale i poteri legislativi di una Regione.
Sì a unanimità: Roma avrà i poteri di una Regione
Il sì della commissione è il primo passo per un traguardo atteso da tempo. Infatti, la discussione sulla legge che attribuisce alla Capitale dei poteri legislativi più forti è già al centro del dibattito politico da anni.
Durante la campagna per l’elezioni comunali di Roma il dibattito si era molto accesso e molti politici avevano già espresso il loro pare favorevole alla legge.
Il testo base, redatto dai relatori Annagrazia Calabria di Forza Italia e Stefano Ceccanti del Partito Democratico, è il frutto di quattro proposte di legge. Come si legge nella nota, il documento propone l’ampliamento delle prerogative di Roma Capitale con la medesima potestà legislativa nelle stesse materie assegnate alle Regioni, tranne che per la Salute.
Proposta di legge poteri regionali a Roma Capitale
La proposta di legge è composta principalmente da due articoli. Il primo prevede la modifica dell’articolo 114 della Costituzione, in cui si stabilisce che “Roma è la Capitale dell’Italia e che lo Stato disciplina il suo ordinamento“. Dunque, con la legge sarà aggiunto un comma con cui si afferma che “Roma Capitale dispone di poteri legislativi definitivi nella materie di cui all’articolo 117, terzo e quarto comma”, ossia le competenze esclusive delle Regioni e quelle di competenza concorrente tra Stato e Regioni.
Nel secondo articolo, invece, si sancisce che “il trasferimento dei poteri legislativi decorre dopo due anni dall’entrata in vigore della presente legge costituzionale“.
“Un passo fondamentale affinché Roma si allinei alle altre capitali occidentali”
Il sindaco Roberto Gualtieri ha sottolineato il suo entusiasmo per l’approvazione del testo. “Sono molto contento che da oggi ci sia un testo di riforma dal quale iniziare una riflessione aperta e collaborativa tra tutti i livelli di governo che rafforzi il ruolo e i poteri di Roma Capitale“.
“Adesso lavoriamo tutti insieme sia per mandare avanti questo percorso di riforma sia perché si possa avere al più presto, in coerenza con l’indirizzo espresso dal voto di oggi, una legge statale e una regionale che facciano da apripista al successivo passo costituzionale“, conclude il sindaco.
Senza dubbio, infatti, questo nuovo decreto deve essere visto come “un passo avanti fondamentale affinché Roma si allinei alle altre grandi capitali occidentali“, afferma Annagrazia Calabria.
Attualmente “ci sono i tempi per approvare la legge in doppia lettura entro la fine della legislatura“. Dunque, “mi auguro che tutto il Parlamento senta la responsabilità di una riforma epocale nell’ interesse nazionale. Perché se non riparte Roma, non riparte l’Italia“, continua la deputata di Forza Italia.
“È una svolta storica che apre una prospettiva di radicale riforma delle prerogative di Roma. Adesso entriamo nella fase emendativa e poi si andrà in aula”, afferma Roberto Morassut, vicecapogruppo Pd alla Camera e tra i sostenitori di “Roma Regione”