Abito all’Infernetto dal 2006 e ne ho viste di cotte e di crude
Solo a S.Anselmo, Papa Francesco fece il miracolo quando è venuto in visita due anni fa: tutto è liscio e asfaltato a regola d’arte
Abito all’Infernetto dal 2006 e da allora ne ho viste di cotte e di crude: dalle ripetute alluvioni causate dall’abusivismo edilizio (che ha generato lotti incontrollati di costruzioni) e dal mancato adeguamento e dalla inesistente manutenzione dei canali di scolo dell’acqua piovana. Tremenda è stata l’alluvione del 20 Ottobre 2011 che ha portato 1 metro e 60 centimetri di acqua e melma nella mia sala hobby. Dai ripetuti incidenti stradali sempre negli stessi incroci (talora anche più di uno al giorno) per mancanza di segnaletica e di semafori; al problema, mai risolto, delle buche e delle gibbosità stradali divenuto una vera afflizione per gli abitanti del quartiere.
Buche di ogni tipo che quando piove diventano vere e proprie trappole specialmente per i conducenti di motorini che rischiano ogni giorno la pelle. Sconnessioni del manto stradale dovute alle radici dei grandi pini di viale di Castel Porziano e del Canale della Lingua che mettono a dura prova gli automobilisti costretti a vere e proprie gimkane per non sfasciare le vetture. Uniche eccezioni, il tratto di viale di Castel Porziano (circa 300 metri) che costeggia la nuova Chiesa di S. Anselmo e la zona antistante la stessa chiesa. In questo tratto, Papa Francesco ha fatto il miracolo quando è venuto in visita un paio d’anni fa: tutto è liscio e asfaltato a regola d’arte. Se si aggiunge che il X Municipio, per i noti fatti di mafia e malaffare che affliggono Ostia e il litorale, è commissariato e non brilla certo per iniziativa, si può avere un quadro completo della situazione.