Induzione indebita a dare o promettere utilità. E’ questo il reato contestato a Mario Petrichella, imprenditore ed ex sindaco del Comune di Artena in provincia di Roma. Per lui e per un’altra persona è stato chiesto il processo nell’ambito dell’inchiesta sulla ricostruzione post-terremoto a Bussi e Bugnara in Abruzzo.
Un episodio limitato rispetto al vasto giro di “mazzette”, finalizzato a pilotare gli appalti per la ricostruzione; questo quanto sotto controllo della Procura. Un’operazione che sembrerebbe essere collegata al troncone principale dell’inchiesta e che vede coinvolto il consorzio umbro Ges.Com che, secondo l’accusa sarebbe il perno del sistema ideato per truccare gli appalti, con la sponda della pubblica amministrazione.
Una delle società consorziate con la Ges.Com era la Dorop srl di cui Mario Petrichella era l’amministratore. Chiesto il processo per l’altro indagato, Emilio Di Carlo, il quale rivestiva il ruolo di progettista e direttore dei lavori per la ristrutturazione di vari immobili nel comune di Bussi: “Abusando sella sua qualità di servizio – è l’ipotesi accusatoria – in cambio della consegna di una commessa per la ristrutturazione”, Di Carlo avrebbe indotto Petrichella a riconoscergli un corrispettivo sotto varie forme, mettendogli ad esempio a disposizione un operaio.
*Fonte Il Messaggero
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