Non gli è servito nemmeno il carcere per dissuaderlo dal compiere atti così aberranti. G.D. , un 34enne operaio residente a Bracciano, dopo essere stato recluso in prigione fino al luglio del 2013 per violenza sessuale ai danni di un minorenne della provincia di Roma, ha continuato ad abusare di due bambini di appena 10 anni, uno dei quali sarebbe suo nipote. I fatti sarebbero avvenuti nella provincia di Viterbo.
Una segnalazione compiuta negli scorsi mesi ha consentito alla Squadra Mobile di Viterbo, diretta dal Fabio Zampaglione, di monitorare il 34enne. Al termine di serrate e meticolose indagini,durate diversi mesi, nella giornata odierna gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dell'operaio, emessa dal gip del Tribunale di Viterbo. Questo episodio riaprirà indubbiamente il dibattito sul periodo di detenzione adeguato per simili reati. La scarcerazione avvenuta lo scorso anno, infatti, lascerà sicuramente perplesse molte persone, che auspicano pene ben più severe per un crimine ignobile come la pedofilia.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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