Roma, con il suo immenso patrimonio storico e culturale, è una delle mete turistiche più ambite al mondo. Tuttavia, accanto ai monumenti e alle bellezze della città, vi è un fenomeno che si ripete ciclicamente e che desta non poche preoccupazioni: quello dei venditori ambulanti abusivi.
I venditori abusivi ormai sono divenuti un esercito, di solito di origine pakistana o bangladesi, si spostano per le strade della città, vendendo oggetti che vanno da ombrelli e poncho in caso di maltempo, a ventilatori e ventagli durante l’estate.
D’inverno, con il grido di “umbrella!”, offrono ombrelli ai passanti colti da improvvisi acquazzoni, mentre d’estate, con un altrettanto insistente “acqua!”, propongono bottigliette d’acqua fresca per alleviare la calura estiva. Ma chi sono questi venditori e quali sono le sfide che pongono alla città?
I venditori ambulanti abusivi a Roma sono diventati una costante del paesaggio urbano, adattandosi alle esigenze stagionali dei cittadini e dei turisti. D’inverno, quando le piogge sono frequenti, spuntano come funghi ai margini delle strade e delle piazze principali, pronti a vendere ombrelli a chiunque ne abbia bisogno. La loro merce, spesso di scarsa qualità, viene proposta a prezzi che variano a seconda della pioggia, con una flessibilità di prezzo che è diventata quasi proverbiale.
Durante i caldi mesi estivi, invece, i venditori cambiano merce, ma non strategia. Armati di borse frigo e zaini, si spostano per la città offrendo acqua fresca, cappelli, occhiali da sole, ventagli e altri articoli utili per affrontare il caldo. Questi prodotti sono spesso di scarsa qualità e possono essere dannosi per la salute.
I luoghi prediletti dagli abusivi sono le zone ad alta concentrazione turistica, come il Colosseo, via dei Fori Imperiali, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi e il Vaticano.
L’abusivismo a Roma non solo è un problema economico, ma anche un problema di salute e ambiente. Gli oggetti venduti sono spesso di scarsa qualità e possono essere dannosi per la salute. Ultimamente, hanno anche iniziato a vendere acqua ghiacciata in bottigliette di plastica, spesso a prezzi esorbitanti, da 1 euro per bottiglia fino a 4 euro per i turisti stranieri, che stanchi e accaldati, di solito cedono alle insistenze del “vucumprà”, ma come fidarsi del contenuto delle piccole bottiglie?
Inoltre, le bottigliette di plastica utilizzate per vendere acqua ghiacciata contribuiscono alla produzione di rifiuti e alla contaminazione ambientale. I venditori tengono le bottigliette di plastica nascoste tra i cespugli, nelle cavità terrene dei parchi pubblici, e persino nei tombini e nelle cabine dei servizi igienici.
Una delle aree più frequentate dai venditori illegali di acqua sono i giardini di piazza Venezia, la parte che si affaccia sul Foro di Traiano; qui, in bella vista, appoggiate su un capitello antico, file di bottiglie di acqua fresca, lasciate come esca per i turisti stanchi e assetati. Mi domando come sia possibile un fatto del genere, in pieno Centro, alla luce del sole, possano “sfidare” le autorità di pubblica sicurezza? Oltre alla vendita illegale di acqua, anche la spudoratezza di “violare” un reperto storico, oltraggiarlo con le stimmate dell’illegalità? Mi chiedo se solo a Roma si possa assistere a un tale degrado.
Le forze di Polizia di tanto in tanto intervengono, ma i venditori abusivi sono tanti e ben organizzati come lo sono nelle famigerate piazze di spaccio, con vedette pronte a segnalare la presenza di forze dell’ordine, in divisa o in borghese.
La maggior parte di questi venditori sono migranti, spesso provenienti da Paesi in via di sviluppo. Molti di loro si trovano in situazioni di irregolarità giuridica e cercano di guadagnarsi da vivere con questo commercio informale. La vendita ambulante abusiva per alcuni è una soluzione temporanea in attesa di trovare un’occupazione più stabile e legale.
Il fenomeno dei venditori ambulanti abusivi rappresenta una sfida complessa per le autorità locali. Da un lato, c’è la necessità di tutelare il commercio legale e di garantire il rispetto delle norme; dall’altro, vi è la realtà umana di persone che cercano di sopravvivere in una situazione di precarietà. Le operazioni di sgombero e i controlli delle forze dell’ordine sono frequenti, ma spesso non risolvono il problema in modo definitivo.
La presenza dei venditori ambulanti abusivi ha un impatto visibile sulla vita quotidiana di Roma. Le strade affollate, soprattutto nei punti turistici, diventano ancora più congestionate, e spesso i venditori intralciano il passaggio dei pedoni. Inoltre, la vendita di prodotti senza le dovute autorizzazioni e garanzie igieniche può rappresentare un rischio per la salute pubblica.
Questi abusivi si sono specializzati soprattutto nella vendita di accessori per telefoni, come caricabatteria, aste per selfie e powerbank. I prodotti che vendono sono spesso di scarsa qualità e possono essere dannosi per i dispositivi in uso dai compratori.
Affrontare il fenomeno dei venditori ambulanti abusivi richiede un approccio integrato e multilivello. Alcune possibili soluzioni includono:
È necessario che le autorità prendano misure per combattere l’abusivismo a Roma. Ciò può essere fatto attraverso la creazione di zone di vendita regolamentate, la vigilanza più stretta e la repressione dei venditori abusivi. Inoltre, è importante informare i cittadini e i turisti sulla pericolosità di questi prodotti e sulle conseguenze negative per la salute e l’ambiente.
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