19enne maltratta il padre fino al tentativo di bruciargli la casa. I Carabinieri della Stazione di Acilia hanno finalmente posto fine ad una lunga storia di vessazioni e violenze. Un 19enne con precedenti, poneva in essere nei confronti dell’anziano padre minacce e maltrattamenti.
Nella giornata di ieri 16 febbraio nel corso delle ormai consuete minacce che il giovane rivolgeva al genitore per estorcergli del denaro, il culmine che ha fatto esplodere la situazione.
Il malfattore, infuriatosi a seguito dell’ennesimo rifiuto rivoltogli dall’uomo, ha dato fuoco ad alcune suppellettili, tentando di incendiare la loro abitazione, in via Cagli. Le urla hanno attirato l’attenzione sia dei passanti che di una pattuglia dei Carabinieri che transitava nella zona e che è prontamente intervenuta sul posto.
I Carabinieri hanno quindi ricostruito l’intera vicenda.
Gli agenti hanno fatto scattare le manette ai polsi dell’esagitato che è stato accusato di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. Quindi gli agenti lo hanno accompagnato nel carcere di Rieti, in attesa delle ulteriori decisioni del magistrato competente.
La pena base per il reato di maltrattamenti in famiglia è quella della reclusione da due a sei anni. Tale pena è aggravata in tre ipotesi: se dal fatto deriva una lesione personale grave è prevista la reclusione da quattro a nove anni.
Il reato di estorsione invece, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 1.000 a euro 4.000.
Immagine di Archivio
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