Acilia, lapide di martire Fosse Ardeatine incendiata: “Atto vile e criminale”
Un atto criminale che oltraggia la memoria di un giovane martire delle Fosse Ardeatine
Ad Acilia la lapide di un martire delle Ardeatine violata nel giorno in cui ricorre la Liberazione. “Un atto vile e criminale mosso da mano fascista nel giorno della festa di Liberazione dalla tirannia. Non ci sono parole per commentare ciò che è avvenuto nello spazio pubblico di Piazza Capelvenere ad Acilia, frazione di Roma.
Con il favore del buio, è stata data alle fiamme la lapide posta in memoria di Lido Duranti, il giovane trucidato a 24 anni dai nazifascisti nell’eccidio delle Fosse Ardeatine”. Così Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio.
“Un fatto gravissimo, un atto vile, oltraggioso, vergognoso, che offende la memoria storica di questo paese e dei suoi eroi antifascisti che hanno combattuto per la democrazia e la nostra libertà.
Oggi più che mai- prosegue Possanzini- è un dovere civile e morale, soprattutto verso le giovani generazioni, mantenere vivi gli ideali della lotta di Liberazione. Un’epoca, la nostra, caratterizzata da tentativi di revisionismo e scomposizione della verità storica.
Acilia, lapide incendiata: un’offesa ai valori della Costituzione
Le donne e gli uomini della Resistenza, nostri eroi nazionali, hanno combattuto e sconfitto la tirannia nazista e fascista lasciandoci in eredità l’impegno di custodire i valori fondativi della Resistenza.
Valori che sono l’ossatura della nostra Costituzione Repubblicana: la pace, la democrazia, la libertà, il diritto alla diversità, l’uguaglianza dei popoli, la solidarietà. Siamo totalmente dalla parte dei valori della Resistenza: il motto di Calamandrei ‘Ora e sempre Resistenza’ è anche il nostro motto.
E’ la nostra risposta ad ogni forma strisciante di revisionismo storico che tende ad infangare il valore della Resistenza. Equiparando chi ha combattuto per la nostra libertà a chi sosteneva un regime totalitario come quello fascista e nazista.
Quanto avvenuto è un’offesa ai nostri eroi nazionali e ai valori fondativi della nostra Repubblica, della nostra civiltà. Non faremo passi indietro nemmeno per prendere la rincorsa, chi pensa di utilizzare le fiamme per cancellare la storia di questo paese ha capito male, molto male.
Piazza alla memoria dei fratelli Duranti
Quando un fascista si fa vivo e agisce come tale vuol dire che sente un incoraggiamento ideologico, ambientale, culturale, qualunque interpretazione si dia della parola ‘cultura’.
Per questo chiediamo all’Amministrazione Capitolina, il ripristino dell’integrità della lapide commemorativa al nostro eroe nazionale, Lido Duranti.
Chiediamo inoltre che si proceda celermente nella modifica della toponomastica trasformando Piazza Capelvenere in Piazza Fratelli Duranti. Dobbiamo dare un segnale forte a chi pensa di infangare il valore della Resistenza, in particolare ad Acilia, e della memoria storica del nostro paese” conclude Possanzini.