Categorie: Politica

Addio a Teodoro Buontempo, uomo della destra

L’annuncio della morte di Teodoro Buontempo è stato dato questa notte da Francesco Storace sul giornale di partito, ‘Il Giornale d’Italia’.
“Er Pecora”, marchio di fabbrica del Presidente de La Destra, si è spento all’età di 67 anni questa notte, alle 4.30, in una clinica romana dove era stato ricoverato in attesa di un trapianto.

Se ne va un baluardo della politica italiana, un politico di razza. Uno di quelli vecchio stile, che le generazioni future compiangeranno. Non tanto per le idee, quanto per la tenacia e la forza.

Abruzzese, diplomato in ragioneria, Teodoro Buontempo nacque a Carunchio, nel 1946, l’anno in cui l’Italia diventava una Repubblica.
La sua carriera politica iniziò ad Ortona Mare, dove Buontempo diresse le organizzazioni giovanili del Movimento Sociale Italiano.

Poi si trasferì a Roma nel 1968 dove, dopo qualche anno, nel 1972, divenne segretario del Fronte della Gioventù Capitolina.

Roma ha visto crescere Buontempo politicamente e personalmente.
Qui negli anni ’70 fondò una delle prime radio libere, ‘Radio Alternativa’, con sede in via Sommacampagna.

Deputato in cinque legislature, dal 1981 al 1997 è stato anche consigliere comunale.
La sua prima comparsa in Parlamento risale al 1992: in quell’anno venne eletto alla Camera dei Deputati nelle liste del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale.
Due anni dopo, nel 1994, Buontempo sedeva di nuovo alla Camera dei Deputati, ma nelle liste di Alleanza Nazionale, nelle quali MSI-DN era confluito.
Nel 2006, nuovamente a Montecitorio, Buontempo assunse la carica di segretario dell’Ufficio di Presidenza.

Il 2007 fu l’anno della rottura con Gianfranco Fini.
Il 26 luglio di quell’anno, infatti, Buontempo aderì al movimento La Destra con Francesco Storace, di cui divenne Presidente Nazionale il 9 novembre 2008.

Fervido oppositore dei governi di centrosinistra, figlio della politica di Giorgio Almirante, di tempra forte e dal temperamento energico, Buontempo, che sapeva parlare anche per 28 ore consecutive, ha sempre condotto battaglie politiche per i meno fortunati.
Condizioni che lui conosceva bene, avendo vissuto per anni anche in macchina.
“Per fare politica – amava sempre ricordare – venni a Roma e vivevo in una 500”, poi distrutta da una molotov nel 1972.
Da qui il soprannome di “Er Pecora”, anche se Buontempo attribuisce la responsabilità di questo epiteto a Francesco Rutelli, suo antagonista.

Uomo del sociale, della destra sociale, ha sempre avuto a cuore i problemi delle borgate.
Tanto che anche i compagni lo ammiravano. “Ah Buonte’ ma vieni co noi” gli avevano gridato i sindacalisti in occasione di un’assemblea in un deposito dell’Atac.
Anche nella giunta regionale del Lazio di Renata Polverini, il Presidente de La Destra era assessore alla Casa.

Da uomo della piazza, nel 1993 fu in prima fila nelle manifestazioni contro Tangentopoli.
In quell’occasione i missini erano riuniti davanti Montecitorio con indosso una maglietta con la scritta “Arrendetevi, siete circondati”.

Buontempo era anche vicino agli emarginati, gli zingari e gli immigrati, discriminati da una destra odierna che destra non è, e dimenticati da una sinistra odierna che sinistra non è.

Una vita fatta di politica, una vita per la politica, che gli costò anche l’espulsione dal Movimento Sociale Italiano.
In un’intervista a Sabelli Fioretti su Sette, Buontempo infatti dichiarò che dopo aver contestato una manifestazione svoltasi a Pescara e organizzata dal suo partito, in cui ci furono degli scontri, aveva occupato delle federazioni. “Fui espulso – raccontò – ma riuscii a rientrare sotto falso nome. Adornato, Domenico Adornato.

LA CAMERA ARDENTE E I FUNERALI – Domani, 25 aprile, sarà allestita la camera ardente in Campidoglio, per dare l’ultimo saluto all’uomo della destra nazionale.
Venerdì saranno celebrati i funerali nella Chiesa di San Marco a Roma, alle 11.

Per ora, tutta la politica si è stretta intorno al dolore della moglie Marina e dei figli di Teodoro Buontempo.

Francesco Storace. “Sapere che Teodoro Buontempo non c'e' più e' un dolore enorme per ogni uomo di destra e soprattutto per i militanti de La Destra. La splendida famiglia del nostro presidente e noi tutti perdiamo un esempio, un punto di riferimento per chi ancora crede nei valori, per chi e' contaminato dalla forza della passione, dal valore dell'onesta', dalla fede e dall'onore”.

Gianni Alemanno. “Quella di Teodoro Buontempo è una grande perdita non solo per la nostra parte politica, ma per tutta la città di Roma: per questo ho chiesto alla famiglia di fare la camera ardente in Campidoglio, nella Protomoteca, perché penso che Buontempo se lo meriti veramente”.

Giorgia Meloni. “Se ne va Teodoro Buontempo. Un uomo di popolo, fiero, onesto, instancabile. Uno di noi. E non non dimenticheremo. #ciaoTeo #buontempo”, ha scritto il leader di Fratelli d’Italia su Twitter.
“Mi stringo al dolore della famiglia Buontempo, a cui va tutta la mia vicinanza. E rivolgo un pensiero ai militanti e dirigenti della Destra. Con Teodoro – ha proseguito la Meloni – scompare un simbolo della destra italiana, autentica, identitaria e appassionata, che considera la politica uno strumento al servizio di una comunità nazionale e nella quale il movimentismo, il radicamento sul territorio, il rapporto diretto con il cittadino sono presupposti fondanti e irrinunciabili”.

Addolorati dalla scomparsa del combattente, non solo i rappresentanti di centro destra.
Nicola Zingaretti. In una nota, il Presidente della Regione Lazio ha espresso il suo cordoglio. “Teodoro Buontempo è stato un uomo combattivo e un politico di grande coerenza con il quale ho più volte avuto occasione di confrontarmi, sempre in modo leale, anche negli anni trascorsi alla presidenza della Provincia di Roma. Un avversario sempre corretto, animato da una grande passione politica. Alla famiglia e al partito di appartenenza, La Destra, giungano le più sentite condoglianze mie e dell’amministrazione regionale”.

Enrico Gasbarra. “Esprimo il sincero cordoglio per la scomparsa di un combattente della politica, come è stato Teodoro Buontempo sempre coerente con i suoi valori di militante di destra che con passione e coraggio ha sempre portato avanti. Alla sua famiglia e alla Destra le condoglianze mie e del Partito Democratico del Lazio”.

Redazione

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