Addio Margherita Hack, lustro della scienza
Margherita Hack è morta ieri notte, all’età di 91 anni
Atea, avversa ad ogni credenza del soprannaturale, icona del pensiero libero e dell’anticonformismo, vegetariana, toscana doc, fedele servitrice del progresso scientifico, figura prestigiosa del mono scientifico nostrano, democratica ma convintamente antifascista, contraria alle centrali nucleari ma favorevole alla ricerca sul nucleare, sostenitrice della laicità dello Stato (e quindi, sì all’eutanasia, sì ai diritti civili, sì al testamento biologico – il suo, lo aveva scritto nel 2011), e una vera donna per le donne.
Questo era Margherita Hack.
Che si è spenta questa notte, all'età di 91 anni, all’ospedale di Cattinara a Trieste, dove una settimana fa era stata ricoverata per problemi cardiaci.
Margherita Hack nasce a Firenze il 12 giugno 1922.
Si forma tra i banchi del liceo classico ‘Galileo’ a Firenze, ma, a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, non può sostenere l’esame di maturità.
Consegue la laurea in Fisica, e si avvia all’insegnamento: divenuta professoressa ordinaria, dal 1964 al 1992, insegna astronomia presso l’Università di Trieste.
È la prima donna italiana dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste.
Nella sua vita, è stata anche Direttrice del Dipartimento di Astronomia della stessa Università, membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei e, per molto tempo, membro dei gruppi di lavoro dell’ESA e della Nasa.
Ma, soprattutto, la sua attività all’interno della comunità astronomica italiana, aiuta ad aumentarne il prestigio a livello internazionale.
Nel 1994, riceve la Targa Giuseppe Piazzi per la ricerca scientifica. L’anno successivo, è la volta del Premio Internazionale Cortina Ulisse per la divulgazione scientifica.
Ma Margherita Hack non è stata solo una grande donna di scienza, ma anche una vera combattente nella vita, soprattutto nel sociale e in politica.
Atea, Margherita Hack rifiutava ogni forma di religione o di soprannaturalismo. Le sue convinzioni, la portano ad essere nominata, nel 2002, Presidente onorario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.
Per quanto riguarda la politica, Margherita, in passato, è stata iscritta al Partito Radicale Transnazionale.
Anche se, ogni volta che si è candidata, lo ha fatto nelle liste del Partito dei Comunisti Italiani.
Come è successo in occasione delle elezioni regionali del 2005, in Lombardia, quando ottiene 5.634 voti nella città di Milano. Ma, dopo la sua elezione, cede il suo posto a Bebo Storti.
Anche nel 2006, alle elezioni politiche, da eletta decide di rinunciare al seggio ottenuto per continuare a dedicarsi all’attività scientifica.
Memorabile, la sua lezione tenuta ad alcuni studenti che manifestavano a Firenze, il 22 ottobre 2008.
L’argomento della sua elezione era il bosone di Higgs, e gli esperimenti eseguiti al CERN.
In riferimento al bosone, Margherita Hack diceva: “Io lo chiamo addirittura Dio poiché è la particella che spiega come si forma la materia delle altre particelle e siccome queste sono quelle da cui poi deriva tutto – le stelle, gli elementi che abbiamo sulla terra, compresi quelli che compongono gli esseri umani – questa particella è veramente Dio”.