Adela, la spia russa che si sposò a Valmontone: la misteriosa morte del marito
Spionaggio, crimine, seduzione e dramma nella storia di Adela, la spia russa che sposò Danilo Alfredo Muñoz Pogoreltsev nel 2012 a Valmontone
Spionaggio, crimine, romanzo sentimentale e dramma nella storia di Adela, la spia russa che sposò Danilo Alfredo Muñoz Pogoreltsev nel 2012 a Valmontone.
I familiari infatti, che hanno saputo solo ora dall’inchiesta di Repubblica, fanno riemergere dubbi sulla scomparsa del giovane dopo “una malattia troppo veloce”. Qual è davvero la causa della scomparsa di Danilo?
I genitori dell’uomo, trentenne di madre russa e padre italo-ecuadoriano, non sapevano neppure delle sue nozze. Il loro matrimonio è durato solo un anno, infatti è misteriosamente deceduto a Mosca. Tra le cause una non definita infezione batterica o lupus.
Secondo Repubblica e il sito investigativo Bellingcat, Maria Adela Kuhfeldt Rivera, “è entrata in contatto con figure chiave della Nato e della Marina statunitense: nessun agente russo era mai riuscito a penetrare così in profondità il vertice dell’Alleanza atlantica”.
Sei le lingue parlare fluentemente dalla donna, innumerevoli le conoscenze nella sua fitta rete di contatti, tantissimi i viaggi e gli spostamenti.
La spia russa tra Malta, Francia… e Valmontone
Tra il 2009 e il 2010 la donna si muove tra Francia, Italia e Malta. Ha un permesso di soggiorno come studentessa e dice di frequentare una scuola di moda a Roma. Dopo un breve periodo parigino, nel 2012 si sposa con Danilo a Valmontone e solo nel 2013 risiede a Valmontone (Roma) e apre la società Serein srl per la produzione di gioielli. Risulta in seguito abitare a Ostia. Nel 2015 si ferma a Napoli dove va a vivere in un’abitazione con vista mare nel quartiere Posillipo e si inserisce nella mondanità cittadina. Diventa segretaria del Lions Club Napoli Monte Nuovo. Il club si trova a Lago Patria, sede della Joint Allied Force della Nato: i soci sono quasi tutti militari o dipendenti del Comando Nato e dell’Us Navy.
Nel 2018 sparisce nel nulla e torna in Russia. Secondo quanto accertato nell’inchiesta di Repubblica, il giorno prima, 15 settembre, Bellingcat aveva rivelato nomi e numeri di passaporto degli agenti del Gru coinvolti nell’avvelenamento di Sergey Skripal a Londra.
Fascino, intelligenza, strategia e potere, di “Una moderna Mata Hari, che si è fatta notare per i modi seduttivi e ha lasciato una scia di cuori infranti prima di sparire nel nulla”.