I tre ragazzi imputati di aver imbrattato il mausoleo di Affile, eretto in onore del gerarca fascista e ministro della Repubblica di Salò, Rodolfo Graziani sono stati prosciolti "perché il fatto non sussiste".
Lo ha deciso stamane il Tribunale di Tivoli. I tre, di 22, 26 e 29 anni, due anni fa avevano apposto delle scritte sul sacrario. Uno di queste recitava: "Chiamate eroe un assassino"
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