ll Ministero dell’Interno ha emanato una circolare che introduce importanti restrizioni nel settore degli affitti brevi, con l’obiettivo di migliorare il controllo e la sicurezza delle località turistiche. Tra i punti salienti della circolare, spicca il divieto di utilizzo di sistemi di self check-in e di cassette di sicurezza per il ritiro delle chiavi, noti come key box.
Il Ministero ha sottolineato che la regolamentazione è necessaria per contrastare attività illecite e garantire una maggiore tracciabilità degli ospiti. L’assenza di un’interazione diretta tra il proprietario o gestore dell’immobile e l’inquilino potrebbe infatti ostacolare i controlli di identificazione, rendendo più complesso monitorare chi effettivamente è all’interno dell’appartamento.
Non sarà più consentito il self check-in, cioè la possibilità per gli ospiti di ritirare le chiavi dell’appartamento affittato senza incontrare di persona il proprietario. Di conseguenza, in tutta Italia, compresa Roma, non si potranno più utilizzare le key box con lucchetto, ormai diffuse in tutta la città. Come funzionava il sistema delle keybox?
Il meccanismo delle key box è molto semplice: il gestore della struttura fornisce al turista un codice per aprire la scatola situata in prossimità dell’ingresso, così da poter ritirare le chiavi ed entrare da solo nell’immobile.
“Bene l’introduzione da parte del Ministero dell’Interno del divieto di self check – in e delle key box per le locazioni turistiche brevi, una misura necessaria per garantire maggiore sicurezza anche in vista del Giubileo”. Così in una nota Dario Nanni, consigliere comunale e Presidente della Commissione Giubileo.
“La misura adottata dal Ministero dell’Interno rappresenta un primo passo importante nella regolamentazione di un settore che ha visto nell’ultimo periodo una crescita esponenziale, con ripercussioni significative sul tessuto sociale ed economico della nostra città”, continua Nanni nella nota.
“Il proliferare incontrollato di strutture per le locazioni turistiche brevi nell’area UNESCO della città ha contribuito allo sviluppo di una preoccupante trasformazione del centro storico della città che si sta svuotando dei suoi residenti e delle storiche attività commerciali perdendo la propria identità storico culturale.
Per arginare questa criticità, anche in vista dell’arrivo di oltre trentacinque milioni di turisti per il Giubileo è opportuno un impegno concreto che permetta di intervenire con una regolamentazione puntuale, sul modello di tante altre capitali europee e mondiali, così come ho chiesto, tra l’altro, con l’ordine del giorno che ho presentato e che è stato approvato la scorsa settimana in consiglio comunale, in occasione della discussione della proposta di delibera sulle varianti alle NTA”, spiega il presidente della Commissione Giubileo.
“Mi auguro – conclude Nanni – che già dai prossimi giorni si intervenga attraverso la Polizia Locale e gli altri organi preposti rispetto a quanto previsto dalla circolare del dipartimento di pubblica sicurezza, proprio per tutelare l’identità storico culturale della nostra città, non solo per il Giubileo ma anche per gli anni a venire, considerata l’enorme affluenza di turisti che ogni anno interessa la città”.
*Foto tratta dal sito dell’Agenzia Giornalistica Italiana, Agi.it
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