AGGIORNAMENTO Sfruttamento della prostituzione: 5 fermi a Fondi
I soggetti accusati di di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e favoreggiamento personale. Chiuso il locale “Il Sentiero”
La Polizia di Stato – Questura di Latina sta procedendo all’esecuzione di cinque misure cautelari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Latina nei confronti di altrettanti soggetti responsabili, a vario titoli, di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e favoreggiamento personale. I dettagli dell’attività investigativa verranno descritti nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 12.00 odierne presso il Commissariato Distaccato di P.S. di Fondi.
AGGIORNAMENTO ORE 13.38
Nella decorsa notte, personale della Polizia di Stato, ha dato esecuzione a 5 misure cautelari disposte dal Tribunale di Latina nei confronti di altrettante persone che dovranno rispondere a vario titolo, dei reati di induzione e sfruttamento alla prostituzione all’interno del locale pubblico denominato “ IL SENTIERO” di Monte San Biagio, nonché di favoreggiamento personale. L’ordinanza dispositiva di misura coercitiva è disposta nei confronti di:
– ANTONELLI Michele nato M.S. Biagio nel 1947, pregiudicato, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari;
– PANNONE Daniele, nato Fondi nel 1976, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari;
– sottoposizione dell’obbligo di presentazione alla P.G. a carico di B.P.N. (Romania) del 1990 residente a Pomezia RM;
– sottoposizione dell’obbligo di presentazione alla PG a carico di T. U. nato a Roma nel 1973;
– sottoposizione dell’obbligo di presentazione alla PG a carico di D. M. F. (Romania) del 1977 residente ad Aprilia (LT).
L’Antonelli in qualità di gestore del “club privè Il Sentiero” di Monte San Biagio ed il Pannone quale suo collaboratore, reclutavano, successivamente favorendone e sfruttandone la prostituzione all’interno del locale pubblico, numerose donne di varia nazionalità (romene, russe, cubane). Le altre tre persone, sono responsabili del reato di favoreggiamento personale per aver aiutato Antonelli ad eludere le investigazioni nei suoi confronti.
I fatti: il procedimento, trae origine dalle sommarie informazioni rese ai Carabinieri di Monte San Biagio in data 9.7.2016 da una donna nell’ambito di altro procedimento penale con le quali quest’ultima affermava che Antonelli Michele, titolare del club privè “Il Sentiero”, esercitava in quel locale attività di meretricio. Già da tempo la Polizia Giudiziaria di Fondi aveva posto sotto attenzione e stava monitorando il Club in argomento a seguito delle numerose segnalazioni pervenute. Nel corso dell’attività di indagine, personale di Polizia del Commissariato di FONDI, raccoglieva dettagliata denuncia da parte di tre donne di nazionalità romena le quali riferivano di essere state sfruttate dall’Antonelli Michele che le faceva prostituire all’interno del locale suindicato. Le medesime denuncianti infatti, avendo necessità di denaro, venivano dapprima reclutate per lavorare come spogliarelliste e/o ballerine e poi precisavano di essere state costrette, senza mezzi termini, ad assecondare le richieste dei clienti. Non solo, in alcune occasioni l’Antonelli senza scrupoli, pur di far rispettare le regole da lui imposte all’interno del locale, giungeva ad usare violenza fisica, mediante i suoi collaboratori e collaboratrici, nei confronti delle stesse ragazze.
Pertanto, sulla base delle diverse denunce raccolte dalle persone offese, agli esiti dell’attività tecniche intercettive che consentivano di riscontrare quanto riferito dalle donne, dalle sommarie informazioni rese da persone informate sui fatti (clienti occasionali) e dalle attività investigative svolte, è stata avanzata specifica richiesta di misure cautelari al Pubblico Ministero procedente – Procura della Repubblica di Latina, che concordando con gli investigatori, formulava analoga richiesta al G.I.P. del Tribunale di Latina per ottenere le misure cautelari che venivano eseguite in data odierna. I primi tre indagati venivano trovati all’interno del locale e condotti in Ufficio per le formalità di rito, mentre gli altri due sottoposti all’obbligo quotidiano di presentazione alla Polizia Giudiziaria, venivano rintracciati presso i rispettivi domicili di Roma ed Aprilia con la collaborazione degli uffici di P.S. territorialmente competenti.