Virgilio lo citò nell’Eneide parlando delle sue “tetricae horrentes rupes” (spaventose rupi di Tetrico); Marco Terenzio Varrone descrisse i “gurgures alti montes” (alti monti Gurguri) e l’usanza di condurvi il bestiame per il pascolo.
Le carte geografiche dello Stato Pontificio lo indicavano con il toponimo di monte Gurgure. Solo all’inizio dell’Ottocento si iniziò ad affermare sugli atlanti il toponimo Terminillo (diffuso fin dal Cinquecento tra gli autoctoni), che deve la sua origine al fatto che la montagna segnasse il confine tra Stato Pontificio e Regno di Napoli e il termine dei rispettivi territori.
Dopo la prima visita del gennaio 1933, Benito Mussolini tornò più volte sulla montagna dove, oltre a praticare attività sportive, incontrava in gran segreto Claretta Petacci.
Il Terminillo divenne in pochi anni una meta ambita da molti personaggi in vista: tra gli altri, decisero di costruirsi una villa sul Terminillo l’ex re dell’Afghanistan Amānullāh Khān, il principe e cameriere segreto del Papa Francesco Chigi della Rovere, il colonnello Mario de Bernardi e l’avvocato penalista e celebre oratore Bruno Cassinelli (autore di numerose opere di saggistica giuridica, tra cui : Storia della pazzia, Edizioni Corbaccio, Milano 1935, e lo difendo, “Per Erostrato”, Corbaccio, Milano 1941)
Ad aumentare la fama del Terminillo contribuì anche il Giro d’Italia: a partire dal 1936 e per quattro anni consecutivi, la scalata del Terminillo entrò a far parte della corsa rosa divenendo una delle tappe “clou”. Per l’occasione introdussero per la prima volta la modalità della corsa a cronometro.
Al termine delle ostilità, la montagna tornò ad essere un luogo di villeggiatura ambito dalla borghesia romana: tra gli anni quaranta e cinquanta, infatti, il Terminillo divenne un punto di ritrovo della “Roma bene” e fu teatro di molti eventi mondani della dolce vita dell’epoca: fu frequentato abitualmente da esponenti del mondo politico (Palmiro Togliatti, Nilde Iotti e il Presidente del Consiglio Pella), da nobili e aristocratici (come i duchi Parodi Delfino e l’ex re Faruq I d’Egitto), nonché da famosi attori e registi cinematografici (come Anita Ekberg, Gino Cervi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Jean Sorel, Gina Lollobrigida ed Eduardo De Filippo).
Il Terminillo, dunque, come luogo di incontro e di cultura che gli avvocati Giuseppe Morgante e Angelo David D’Ambrogio (insieme al supporto del direttivo della sezione AIGA di Rieti, formato dagli avvocati Angelini, Puglielli, Carotti, Casanica, Principessa, Panitti e Fiocco) hanno scelto come punto di ripartenza, dialogo ed apertura al futuro delle professioni e del territorio.
“Questa è la prima edizione, nata quasi per gioco (affermano i due avvocati D’Ambrogio e Morgante), ma l’entusiasmo e le adesioni che abbiamo ricevuto in questi giorni “aprono la via” ad un appuntamento culturale e sociale che ogni anno, ognuno di noi, avrà voglia di vivere”.
Il programma prevede il ritrovo dei partecipanti venerdì 3 settembre 2021 alle ore 9:00, in località Campo Forogna, per poi salire fino alla vetta del Monte passando per il Rifugio Rinaldi e fare ritorno in centro, in via dei Villini al Bar Terminillo, per un meritatissimo pranzo.
Per info e prenotazione: Cristiana 3335287570, Matteo 3406882258.
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