Al Complesso Guido Reni Mostra “Antiche vedute di Roma”
All’interno della mostra è possibile ammirare preziose rappresentazioni di Roma del ‘500 e ‘600. In particolare, si segnala la veduta dell’incisore fiammingo Terranova del XVI secolo
In occasione della prima edizione del Grand Déballage di Roma viene presentata la Mostra “Antiche vedute di Roma” della collezione Gianni Brandozzi di Ascoli Piceno, una raccolta di circa 30 antiche carte geografiche e vedute di Roma e d’Italia realizzate dal XVI al XX secolo.
L’esposizione è a cura dell’Associazione Culturale Giovane Europa ed è stata inaugurata venerdì 7 aprile alle ore 18.00 presso il complesso di Guido Reni District.
All’interno della mostra è possibile ammirare preziose rappresentazioni di Roma del ‘500 e ‘600. In particolare, si segnala la veduta dell’incisore fiammingo Terranova del XVI secolo rappresentante il “Ponte Rotto di Roma”, rara stampa all’acquaforte non reperibile nel mercato antiquariale.
E' inoltre esposta la più importante e grande veduta di Roma nella prima edizione a stampa del Vasi – Piranesi. Divenuto oramai simbolo della cartografia d’Italia, il “Panorama Italiano” del 1861, mappa rappresentativa dell’unità nazionale voluta da Cavour per festeggiare la nascita del nuovo stato, è una carta molto rara che manca ancora all'interno dell principali biblioteche d’Italia.
Significativo è inoltre l’apparato delle carte risorgimentali, con delle vere chicche inedite sulla guerra del ’48 a Roma con oltre 20 stampe tratte da rari dagherrotipi.
La Tabula Militaris Itineraria è la prima carta in cui sono tracciate numerose strade del mondo conosciuto dai Romani intorno alla metà del IV secolo. La Tabula Militaris Itineraria qui presentata è la prima edizione a stampa realizzata in Italia con un volume a corredo pubblicato nel 1809, nel quale riassume i suoi ultimi studi sulla Tabula, integrando e correggendo il lavoro degli studiosi dei secoli precedenti. La carta, stampata nelle Marche nel 1793, è formata da dodici fogli realizzati all’acquaforte, in rapporto uno a uno. L’opera è oggi nella collezione Gianni Brandozzi di Ascoli Piceno che ne cura la conservazione e la valorizzazione.
Guido Reni District Via Guido Reni 7 00196 – Roma