Dal 20 al 30 aprile, dal giovedì alla domenica, sarà in scena al Teatro degli Audaci di Roma “La banda del BOX 23”, un testo di Antonio Romano che vede protagonisti lo stesso Antonio Romano al fianco di Carlotta Ballarini, Stefano Scaramuzzino e Claudio Scaramuzzino. Sul palco anche la straordinaria Luciana Frazzetto. La regia, invece, è affidata Massimo Milazzo.
Che l’Italia sia un Paese ricco di creatività e inventiva non è certo cosa nuova. Vuoi per storia, vuoi per genetica, la fantasia l’ha sempre fatta da padrona, soprattutto quando dev’essere usata per portare a casa la pagnotta.
L’arte di arrangiarsi, infatti, è diventata quasi una cultura. Da sempre i lavori classici si affiancano a mestieri nuovi, più o meno legali. D’altronde, con la crisi che picchia sempre più duro, non si può biasimare chi tenta di arrotondare l’entrata mensile.
È in questa situazione che i cinque protagonisti della storia, stretti nella morsa della crisi lavorativa, una sera come tante, mentre sono impegnati nella visione della serie televisiva “Gomorra”, vengono attratti dal modo semplice per fare soldi e valutano l’opportunità di “mettersi in affari”.
È a Roma, che i protagonisti si riuniscono per creare l’associazione BOX23, proprio in un Box al civico 23, imitando, in malo modo e con scarsi risultati, i gesti e le parole dei protagonisti di Gomorra e la Banda della Magliana.
Tra equivoci e gaffe, il testo cercherà di ridicolizzare i supereroi camorristici, di sfatare il mito delle scorciatoie e dei facili risultati, per far comprendere che, solo con il lavoro duro e l’onestà, si possono ottenere le dovute soddisfazioni e che, a volte, le scorciatoie possono essere fatali.
Note di regia: A teatro mi annoio. Un illustre insegnante all’inizio della mia carriera di regista mi disse: “…il teatro avrà un futuro se riuscirà a competere con il cinema!”. Nella parallela attività di direttore di doppiaggio dirigo una sessantina di film l’anno, oltre a curarne spesso i dialoghi. Ho capito quindi cosa significhi non far annoiare lo spettatore. Il teatro non è solo proporre sul palcoscenico un dialogo, ma è soprattutto utilizzare gli infiniti mezzi che questa disciplina offre.
“La banda del Box 23” di Antonio Romano garantisce questa opportunità: dialoghi serrati, personaggi incisivi e ben delineati, risvolti imprevedibili. Il più delle volte negli stereotipi cine-televisivi certi individui non adattandosi al processo di socializzazione violano le leggi accettate dal gruppo sociale a cui appartengono.
Qui invece Sky, Spillo, Napoli, Scheggia e Tanica aderiscono al crimine per motivi socio-familiar-economici. Lo fanno in modo divertente e rocambolesco senza rendersi conto a che cosa vanno incontro. Ciascuno ha un retroterra che giustifica questa scelta impulsiva e non razionale.
Uno dei tanti meriti di questo testo è quello di ricordare a chi scrive sceneggiature per il cinema o la tv di non lanciare messaggi fuorvianti come quello di trasformare i malviventi in “eroi da emulare”. Sarebbe invece motivo di apprezzamento lanciarne uno solo, abusato ma sempre efficace: il crimine non paga! Massimo Milazzo
Teatro degli Audaci via Giuseppe De Santis 29 – Roma, dal 20 al 30 aprile 2017, dal giovedì al sabato, ore 21.00 – domenica ore 18.00
Ballando con le Stelle sta entrando nel vivo ma sabato è accaduto un incidente che…
Non era la prima volta che l’uomo prendeva di mira "Pianeta Outlet". Gli inquirenti hanno…
La città della Cripta è un vero e proprio tesoro, custodito nel cuore della regione…
Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha scosso l’opinione pubblica, ma non basta la commozione. Serve…
Una notizia molto importante ha caratterizzato una delle ultime puntate di Verissimo. Silvia Toffanin era…
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri