Uno, due… tre colpi e il piccione viene giù. Non c’è rimasto molto del volatile. I colpi lo hanno quasi disintegrato ma tant’è. D'altronde, da diversi anni, non c’è molto altro a cui sparare e il piccione cittadino sembra essere l’ultima spiaggia per far tuonare un fucile ’che altrimenti: “che siamo venuti a fare?”.
E allora, stamattina come tutti gli anni, la giornata di caccia è cominciata ben prima dell’alba. Non sono risparmiate nemmeno le poche aree verdi che circondano le grandi città come Roma dove, grazie a controlli pari a 0, la pioggia dei pallini di piombo arriva non di rado sui tetti dei condomini.
Per le statistiche di rito, quelle che raccontano di colpi partiti per sbaglio e di stivali impallinati, è ancora presto e la maggior parte degli uccelli protetti dalla legge non sono mai stati un grosso problema per nessuno se non per i pochi operatori forestali che, da soli, possono ben poco nonostante l’impegno e la passione.
Il sole, ormai, è su da un pezzo e il cielo di Roma sembra più sgombro che mai. Poche nuvole e ancor più rari i battiti d’ali. Solo i fucili continuano a tuonare. A chi o cosa sparino? Arduo, se non impossibile, rispondere. Nemmeno i Ris di Parma ci hanno capito molto. Ci vorrebbe qualche pentito.
Con pochi step potrai preparare una buonissima torta light, ideale anche per chi è a…
Il minestrone è l'alimento più salutare di tutti ma può anche diventare dannoso se commetti…
Sono in corso le indagini dei Carabinieri per dare un nome ai due fuggitivi
Con questo trucco facile ed economico puoi dire addio definitivamente ai cattivi odori. La tua…
Se ami l'aria pulita, la buona tavola, e le passeggiate in mezzo alla natura non…
Guai in vista per Alfonso Signorini, dopo l'eliminazione della concorrente Helena, ora rischia davvero grosso. …