Nel 2018 nella regione Lazio circa 3 milioni di persone hanno avuto un consumo di alcol a rischio e 300 mila dichiarano comportamenti di binge drinking (piu' di 5 bevande alcoliche in un'unica occasione); tra questi altissima è la percentuale di giovani e minorenni. In un solo anno 7.400 persone nella nostra regione sono morte a causa dell'assunzione di alcol a fronte di oltre 135 mila ricoveri correlati a questa dipendenza.
"I dati elaborati sono allarmanti per la nostra regione e sanciscono la necessità di omogeneità negli interventi socio-sanitari a livello regionale per rendere sempre più saldo il rapporto Ospedale-Territorio", afferma Mauro Ceccanti, responsabile del Crarl. Questi i dati e le riflessioni che verranno discussi mercoledì 12 giugno, presso l'Aula Magna, I Clinica Medica del Policlinico Umberto I di Roma nel convegno 'Curare, includere, integrare' promosso dal Crarl in collaborazione con Sitac, Binario 95, Caritas Diocesana di Roma e fio.PSD e che presenterà il primo rapporto alcol e salute nella Regione Lazio.
L'obiettivo è promuovere una riflessione tra servizi, istituzioni e terzo settore sul rapporto tra società e dipendenze attraverso l'elaborazione di dati ufficiali rilevati sul territorio laziale con l'intento di arrivare a costruire una rete alcologica regionale e migliorare così la gestione dei problemi e delle patologie alcol-correlate.
Aprirà i lavori Eugenio Gaudio, rettore La Sapienza Università di Roma; seguiranno interventi e tavole rotonde dove sono stati invitati attori del terzo settore del territorio laziale e autorità locali e nazionali tra cui il ministro della Salute Giulia Grillo e l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. Nel pomeriggio si terrà un focus specifico sul terzo settore alla presenza dell'assessora alle Politiche Sociali di Roma Capitale, Laura Baldassarre, e vari esponenti delle realtà sociali e dei servizi del Lazio.
"È necessario dare dignità e giustizia sociale alle persone fragili con dipendenze – afferma don Benoni Ambarus, direttore della Caritas di Roma – attraverso percorsi di accoglienza e di integrazione. Presente anche la fio.Psd impegnata ormai da anni assieme al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nella stesura delle 'Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta'. Non esistono senza dimora, alcolisti, emarginati o vittime di dipendenza- afferma Alessandro Radicchi, fondatore di Binario 95 – esistono persone che nei loro complessi percorsi di vita hanno accumulato problematiche diverse che potranno avere la speranza di essere risolte solo con un'integrazione dei servizi, delle professionalità e dei già troppo pochi strumenti di intervento a nostra disposizione, per proiettarci davvero verso una societa' consapevole, del diritto e della dignità".
(Ag. Dire)
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