“La crisi avanza in tutto il Paese e quindi anche a Roma la situazione è più dura rispetto ad un anno fa, ma noi cercavamo di essere sempre presenti, ci mettevamo sempre la faccia. L’attitudine di Ignazio Marino, invece, è quella di farsi passare le cose tra le mani, manca la capacità di fronteggiare le emergenze della città. Una città che è allo sbando, l’unica certezza dei romani è quella dell’aumento delle tasse. Un anno dopo, c’è più caos”. Così Gianni Alemanno, intervenuto alla trasmissione ‘Un Giorno Speciale’ di RadioRadio, condotta da Francesco Vergovich.
Un’ora e mezza di diretta con l’ex primo cittadino di Roma, che ha puntato il dito contro il modus operandi della Giunta Marino e contro un bilancio che già nei giorni scorsi aveva definito “da brividi”. “La situazione della mia maggioranza era difficile, non a caso di lì a poco il PDL si sarebbe sciolto – continua Alemanno – Marino deve fare i conti un un PD più solido ma più condizionante, in senso negativo. Ciò che oggi Marino non riesce ad attuare” secondo Alemanno, è anche colpa di una maggioranza che col suo modo di fare lascia la città nello stallo. “Quando ero sindaco si chiamava ostruzionismo, ora è immobilismo” – sentenzia.
Un bilancio “da brividi”, dicevamo, perché prevede “un aumento vertiginoso delle tasse”, imputabile non certo soltanto al sindaco, ma anche “ai tagli del Governo e della Regione di Zingaretti, che impattano notevolmente”. Tanto che, dopo l’autunno, forse Roma non sarà più in grado di garantire certi servizi sociali. “La stessa Silvia Scozzese (assessore al Bilancio, ndr), ha dovuto ammettere che se non ci sarà un assestamento nel bilancio – continua Alemanno – fino alla fine dell’anno non si potranno garantire i servizi sociali. La Scozzese, voglio precisare, è un ottimo tecnico, una persona espertissima. Grazie a lei è stato introdotto il sistema dei costi standard. Ma a fronte di questo è mancato l’intervento politico, non c’è stata una holding, è mancata la centrale unica degli acquisti per le municipalizzate” e molto altro. “Si tratta di un bilancio ragionieristico, che comporta solo tagli” – ha concluso l’ex primo cittadino.
Alemanno, infine, ha parlato anche della questione ‘pedonalizzazione’. Se quella dei Fori Imperiali si è rivelata un totale fallimento – “Un progetto sconclusionato”, così lo ha definito, che ha generato l’emergenza traffico nei quartieri limitrofi, come l’Esquilino – quella del Tridente può essere “sostenibile se verranno assunti degli accorgimenti”. E poi ha precisato: “La pedonalizzazione del Tridente era anche un nostro progetto, ma noi credevamo fosse prima necessario intervenire con i parcheggi nelle aree limitrofe. Il mio giudizio al momento è ancora sospeso. Se si tratterà di una pedonalizzazione talebana come quella dei Fori rischiamo di ammazzare il Tridente” – ha concluso Gianni Alemanno.
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