Nel 2016 l’analisi Istat ci raccontava la storia di un paese, l’Italia, con il tasso di occupazione degli under 35 più basso in Europa, investimenti in calo e circa 115 mila italiani trasferiti all’estero. Oggi noi ve ne raccontiamo un’altra. Anzi, tante altre, iniziando il nostro viaggio alla scoperta dei giovani imprenditori del nostro territorio. La voce di chi, non si lascia scoraggiare dal presente, ma immagina un futuro e questo futuro lo vede proprio nel nostro territorio.
Iniziamo con Alessio Colella, di Officina Informatica: In un momento in cui tante serrande si abbassano e molti giovani fuggono all’estero c’è chi decide di restare, ed investire a Valmontone. In questa scelta c’è una maggior dose di coraggio o di incoscenza? Direi entrambe le cose, sorride accogliendoci nel suo locale Alessio Colella, classe 87, valmontonese di nascita,il quale da poco meno di un anno ha inaugurato ‘Officina Informatica’ proprio nella sua Valmontone. Un locale moderno che offre un ampissimo numero di servizi nell’ambito informatico. “Le difficoltà sono molte -racconta- soprattutto se non vieni da una famiglia che opera in questo settore, di certo quelle più grandi si riscontrano nella fase iniziale, quando bisogna valutare le scelte operative più consone alla attività da avviare (figure professionali di riferimento, forma societaria da rivestire e così via) per non parlare dei numerosi adempimenti burocratici”.
In questo momento della sua vita Alessio ha ben chiaro cosa può fare per gli altri. “Dopo aver maturato una lunga esperienza nel campo informatico attraverso diverse esperienze lavorative ho deciso di mettermi in gioco. Il punto di forza? Di certo le competenze acquisite con la formazione e la grande attenzione che presto al cliente”. Il nome già da un’idea dei servizi che offre questa piccola attività, assistenza su pc,desktop e notebook, telefonini e tablet, vendita di cartucce e toner compatibili e originali, stampanti e accessori informatici ed in ultimo è possibile creare siti internet e stampare foto e gadget.
“Ho fatto mille altri lavori prima di provare a fare il salto, l’esperienza è una componente importante ma non basta a rassicurare sui rischi di questo mestiere–prosegue Alessio- i costi di gestione sono tanti ed il peso della tassazione a volte schiaccia,in particolar modo quella dell’INPS, che ammonta circa a 3600 euro l’anno. Questi costi gravano notevolmente su un’attività nata da poco, specie nei primi tempi in cui si cerca di rientrare delle spese per l’avviamento. Questo sistema porta a dover sacrificare altro tipo di investimenti, come l’assunzione di collaboratori, per cui so di poter contare unicamente sulle mie forze”.
Alessio vuole essere un ragazzo come tanti, ma a guardarlo qualcosa di ‘straordinario’ lo fa ogni giorno quando si imbatte nelle difficoltà che comporta mandare avanti un’attività da solo, e quando gli chiediamo in che modo il Comune del suo territorio potrebbe incentivare gli investimenti giovanili risponde “a mio avviso potrebbe destinare un fondo a favore degli under 30 o prevedere sgravi fiscali per i primi anni di attività. Ho a che fare tutti i giorni con le macchine, ma le persone sono un’altra cosa, alcune volte arriva la stanchezza e un aiuto concreto da parte dell’amministrazione potrebbe sollevare ma molti oneri”. Infine ci consiglia 3 ingredienti che lo hanno aiutato a realizzare i propri obiettivi ”Non so se tre ingredienti bastino, ma sicuramente mi sento di suggerire:sacrificio, ambizione e una buona dose di follia”.
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