Allerta caldo nel Lazio: bollino rosso a Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo
Nelle giornate contrassegnate dal bollino rosso, i rischi per la salute aumentano significativamente
L’estate 2024 si sta rivelando particolarmente torrida per il Lazio e altre regioni italiane. Venerdì 12 luglio, ben cinque città del Lazio saranno contrassegnate dal bollino rosso, un indicatore di massima allerta per le ondate di calore. Secondo l’aggiornamento del ministero della Salute, le città interessate sono Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Viterbo. Queste si aggiungono ad altre sei città italiane (Bologna, Campobasso, Firenze, Perugia, Pescara e Trieste) che condivideranno lo stesso livello di emergenza.
Bollino rosso: cosa significa
Il bollino rosso, come specificato dal ministero della Salute, indica condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute non solo per i sottogruppi a rischio, come anziani, bambini molto piccoli e persone affette da malattie croniche, ma anche per persone sane e attive. Più l’ondata di calore è prolungata, maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute. Le alte temperature, infatti, possono causare colpi di calore, disidratazione e aggravare condizioni mediche preesistenti.
Rischi per la salute
Nelle giornate contrassegnate dal bollino rosso, i rischi per la salute aumentano significativamente. Tra i principali pericoli ci sono:
- Colpo di calore: una condizione potenzialmente letale caratterizzata da un innalzamento rapido della temperatura corporea, confusione, perdita di coscienza e disfunzione organica.
- Disidratazione: la perdita eccessiva di liquidi e sali minerali può portare a debolezza, vertigini, mal di testa e, nei casi più gravi, a svenimenti.
- Aggravamento di patologie croniche: condizioni come malattie cardiache, respiratorie e renali possono peggiorare con l’aumento delle temperature.
Consigli Protezione Civile per affrontare le ondate di calore
La Protezione Civile offre una serie di raccomandazioni per aiutare la popolazione a fronteggiare le alte temperature in sicurezza:
- Rimanere idratati: Bere abbondanti quantità di acqua, evitando bevande alcoliche e zuccherate.
- Evitare l’esposizione diretta al sole: Soprattutto nelle ore più calde della giornata, solitamente tra le 11:00 e le 18:00.
- Utilizzare abbigliamento leggero e traspirante: Indossare vestiti chiari, larghi e di cotone per favorire la ventilazione.
- Fare pasti leggeri: Preferire frutta e verdura fresche e ridurre il consumo di cibi grassi e pesanti.
- Raffreddare gli ambienti domestici: Utilizzare ventilatori e condizionatori per mantenere una temperatura interna confortevole.
- Attenzione particolare ai gruppi a rischio: Assicurarsi che anziani, bambini piccoli e persone con patologie croniche siano adeguatamente idratati e non esposti al calore.
Importanza della prevenzione
Con l’aumento delle temperature, è fondamentale adottare comportamenti preventivi per evitare gravi conseguenze sulla salute. Anche chi è in buona salute deve prestare attenzione ai segnali del proprio corpo e adottare le misure necessarie per proteggersi dal caldo. La collaborazione tra enti pubblici, media e cittadini è cruciale per mitigare gli effetti delle ondate di calore.
L’ondata di calore prevista per venerdì 12 luglio rappresenta un serio pericolo per la popolazione del Lazio e di altre regioni italiane. La consapevolezza dei rischi associati alle alte temperature e l’adozione delle misure preventive consigliate dalla Protezione Civile possono fare la differenza nel proteggere la salute di tutti.
D’Amato: “Tutto il Lazio da bollino rosso e Regione immobile”
“Domani sarà una giornata infernale con tutte le province del Lazio segnalate con bollino rosso, ovvero con rischi elevati per la salute. Domando a Rocca cosa stia aspettando per attivare l’accordo con i medici di medicina generale per il protocollo sulle ondate di calore e quali indicazioni siano state date agli ospedali della nostra regione.
Il livello di pericolo per le persone anziane e per i fragili è molto elevato ed è opportuno attivare tutte le procedure operative, a partire dall’assistenza nei pronto soccorso, cosa che purtroppo non si sta facendo, nonostante il regalino di nove milioni di euro, senza procedure di evidenza pubblica, alla Croce Rossa Italiana”. Lo ha dichiarato il Consigliere regionale e responsabile Welfare di Azione, Alessio D’Amato.