Dopo lo strepitoso successo al Teatro Argot torna in scena “Per un istante” il testo nato da un'idea di Gian Piero Rotoli scritto e interpretato da Michele Cesari, Marco Palange, Gian Piero Rotoli, diretto da Alessandro Averone e Emanuela Liverani. Sul palco dello Spazio Diamante dal 24 al 26 febbraio i tre attori tornano a raccontare la storia dei tre coinquilini alle prese con tre diverse relazioni amorose con tre donne differenti.
Ma la commedia non è solo questo. L’intento iniziale dei tre autori, in particolare di Rotoli ideatore della pièce, era quella di raccontare l’assenza dell’amore nelle tre relazioni dei tre ragazzi. Stefano Luca e Pier Filippo, i tre protagonisti, si confrontano sul tema dell’amore cercando di definirne il concetto, quando in realtà nessuno di loro ne ha piena coscienza non riuscendo poi a darne una definizione unica e universalmente applicabile.
Nonostante durante lo spettacolo una voce intervenga per dare una definizione scientifica al sentimento in tutte le sue fasi, dall’innamoramento, all’amore passionale, fino al distacco e alla fine di esso, con le corrispettive conseguenze psicofisiche, l’amore rimane un meraviglioso e irrazionale mistero, che travolge, sconvolge, arriva e se ne va inaspettatamente, fa gioire, soffrire, piangere, sorridere, compiere gesti che non si avrebbe mai avuto il coraggio di fare e soprattutto riflettere, guardare in se stessi, affrontare le proprie fragilità, il proprio passato, rivedere i rapporti con gli altri e la propria famiglia.
Uno dei tre protagonisti (Luca) si trova in una relazione con Martina, di cui non è innamorato. Luca crede di avere tutto sotto controllo ma quando viene lasciato dalla ragazza le sue barriere e le sue paure cadono improvvisamente e incalza la certezza della completa dipendenza da Martina. Luca, interpretato da Michele Cesari, nel corso della commedia farà di tutto per riconquistarla arrivando a compiere delle azioni “fuori di testa” pur di tornare insieme a Martina.
Il secondo personaggio Stefano è un giornalista cinico e fiero della sua superiorità intellettuale (Gian Piero Rotoli) che si innamora perdutamente, con la sognante, fresca ingenuità di un adolescente della giovane cantautrice che ha appena stroncato con una recensione al vetriolo sulla rivista dove scrive. Stefano da sempre abituato a badare a se stesso non ha conosciuto l’amore se non quello che si può provare per se stessi, il così detto “amor proprio”.
Di fronte alla stravolgente e cavalcante cotta che vive è totalmente immune e non sa come comportarsi. Infine c'è il fidanzato modello (Marco Palange), tutto tenerezza, empatia ed emozioni condivise perseguitato dal dubbio che la ragazza che ama, dopo otto anni insieme, si sia stufata di lui. Il suo tormento lo porterà a rivolgere dei veri e propri “test d’amore” alla sua ragazza, per capire come un detective se la sua compagnia (Sara) sia ancora innamorato di lui oppure no. rivolti Alla fine si deciderà al grande passo, preferendo però giocare di anticipo, con una mossa a sorpresa che ovviamente ci guardiamo bene dallo svelare.
Tutti e tre i protagonisti della pièce sono alla ricerca di qualcosa che manca nelle loro rispettive relazioni e sembrano sempre molto più lucidi quando si tratta di dare consigli agli altri amici e coinquilini invece di mettere a fuoco la propria situazione e tentare di risolverla una volta per tutte.
Spazio Diamante via Prenestina 230b, dal 24 al 26 febbraio 2017, ore 21.00 domenica ore 18.00
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