Ama: il Presidente annuncia possibili aumenti della Tari
Daniele Pace, presidente Ama ascoltato in assemblea capitolina spiega come esista una contraddizione tra il voler diminuire la Tari e il volere aumentare il servizio di porta a porta
Daniele Pace, presidente Ama ha spiegato in assemblea capitolina che: “esiste una contraddizione tra il voler diminuire la Tari e il voler aumentare il porta a porta”. Un nuovo grattacapo per il sindaco Gualtieri che pochi mesi fa si era impegnato ad abbassare le tariffe del 20%.
Lo scontro sui costi della Tari arriva in commissione prima che il piano industriale sia effettivamente sul tavolo del primo cittadino. Ad accendere lo scontro tra maggioranza e opposizione le parole del presidente Daniele Pace.
Il piano industriale dell’azienda sarà recapitato a Palazzo Senatorio lunedì. Intanto in commissione, Pace ha spiegato che la raccolta porta a porta “è una modalità utile, ma costa di più di quella su strada, quindi esiste una contraddizione tra il voler diminuire la Tari e il voler aumentare il porta a porta”.
Banalmente, o aumenta il servizio porta a porta o cresce la tariffa per i romani, che pagano già la tariffa più alta d’Italia.
L’impegno
Gualtieri si è impegnato pubblicamente più volte ad abbassare il costo della Tari per i cittadini del 20% entro il 2026. Il rischio concreto è invece che da qui al 2026 la Tari aumenti considerevolmente oppure che la raccolta differenziata resti ferma al palo.
Dai banchi dell’opposizione tuona Andrea De Priamo (FdI) secondo il quale, “il presidente di Ama prepara i romani a un probabile nuovo aumento della Tari. Sollecitato sulla possibile riduzione della raccolta porta a porta, Pace ha certificato il fallimento della strategia della giunta Gualtieri sui rifiuti e l’incapacità di confermare la paventata vocazione ambientalista del centrosinistra”.
Dall’ufficio del Sindaco fanno sapere che non esiste nessun problema nella riduzione delle tariffe; già alcuni mesi fa l’Assemblea capitolina ha licenziato una delibera di giunta, che prevede una decurtazione della Tari del 4% per le famiglie e del 6,5% per le imprese per il 2022.
Intanto il presidente Ama ha chiarito le necessità da perseguire per risanare la municipalizzata e offrire un servizio di raccolta rifiuti quantomeno dignitoso.
Gli obiettivi
L’Ama ha ben chiaro che necessita di un miglioramento della pulizia e del decoro urbano, per farlo stanno lavorando al ridisegnare un modello di raccolta che passa anche attraverso l’ottimizzazione della logistica (ad esempio con un’autonomia impiantistica). Il piano sarà presentato lunedì in modo che, l’amministrazione cittadina, possa verificarne la coerenza col piano rifiuti annunciato dal sindaco lo scorso 4 agosto.
Aumentano i reclami
Il Presidente Pace ha spiegato che esiste la possibilità di mettere insieme le utenze non domestiche con lo spazzamento. Lo studio arriva a seguito del documento che fotografa un aumento del 5% dei reclami proprio sulle utenze non domestiche. Un elemento di criticità che incide anche sulle utenze domestiche. “Stiamo cercando di capire come affrontarlo in maniera innovativa e definitiva” spiega Pace.
Il porta a porta
Altra grande incognita la sostenibilità del costo del porta a porta. “Il porta a porta va reingegnerizzato. Abbiamo il 30% di cittadini serviti con questa modalità ma si trovano in località spesso difficilmente raggiungibili- ha spiegato Pace- In alcuni posti abbiamo il rifiuto del porta a porta da parte dei cittadini mentre in altre c’è maggiore richiesta e anche utilità. L’importante è riuscire ad aumentare la differenziata, farlo col porta a porta o altri strumenti è secondario dal punto di vista della priorità”. Non è escluso quindi che per contenere i costi della Tari si scelgano modalità alternative al porta a porta.