Si è svolta tra il 22 e il 24 gennaio 2025 una serie di assemblee sindacali nei siti logistici Amazon di Passo Corese (Ri) e Colleferro (Rm), organizzate dalla Fit-Cisl Lazio, nell’ambito del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) per il settore Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni, in vigore da gennaio.
Gli incontri hanno visto la partecipazione di quasi duemila dipendenti, un dato che testimonia il crescente coinvolgimento e interesse dei lavoratori nei confronti delle dinamiche contrattuali e sindacali.
Il tema centrale delle assemblee è stato il mancato incremento delle retribuzioni nonostante gli aumenti previsti dal rinnovo contrattuale.
Come spiegano Massimiliano Gualandri, segretario regionale responsabile del dipartimento Logistica Integrata e Ambiente della Fit-Cisl Lazio, e Paolo Cerminara, rappresentante della stessa organizzazione, “Il 20 gennaio i lavoratori hanno aperto le loro buste paga, scoprendo che l’incremento economico previsto dal Ccnl era completamente assorbito da voci già esistenti. Questo ha suscitato grande delusione, insoddisfazione e dissenso tra i dipendenti”.
Durante gli incontri, è emersa con forza l’esigenza di avviare una contrattazione di secondo livello che consenta di superare atteggiamenti unilaterali da parte delle aziende e di definire premi di produttività adeguati alle attuali condizioni di lavoro.
“Stiamo parlando di persone che gestiscono flussi, ritmi e carichi di lavoro molto elevati per aziende che realizzano utili considerevoli”, sottolineano Gualandri e Cerminara. “In questo contesto, è doveroso avviare un dialogo strutturato e rispettoso delle peculiarità di ogni stabilimento e delle esigenze dei lavoratori”.
Un altro dato significativo riguarda l’alta partecipazione alle assemblee, che si contrappone al passato, quando la presenza del sindacato negli stabilimenti laziali era pressoché inesistente. Questo cambio di paradigma è considerato un passo avanti fondamentale per la rappresentanza sindacale.
Tuttavia, secondo i rappresentanti della Fit-Cisl Lazio, “Un ritorno a decisioni univoche e non dialoganti da parte delle aziende rappresenterebbe un grave passo indietro, deleterio tanto per i lavoratori quanto per le stesse realtà aziendali”.
L’obiettivo del sindacato è chiaro: promuovere un modello di contrattazione aziendale che permetta di tutelare i diritti e il benessere dei lavoratori, in linea con la loro centralità nelle dinamiche produttive. Le assemblee hanno rappresentato un momento cruciale per rafforzare questa consapevolezza collettiva e per gettare le basi di un percorso condiviso verso condizioni di lavoro più eque e sostenibili.
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