"La firma del Protocollo d'Intesa con Unindustria è un segnale molto positivo per la nostra associazione ma in generale per l'Italia. Il mondo produttivo è sempre più sensibile alle tematiche della Blue e Green Economy e sempre più si assume una responsabilità per una riforma dei modelli produttivi in favore dell'ambiente. Ambiente Mare Italia e Unindustria vogliono lavorare accanto a queste aziende, assecondando e rafforzando questo processo di conversione". Lo ha detto alla Dire il presidente dell'associazione Ambiente Mare Italia (Ami), Alessandro Botti, dopo aver siglato con il presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, un Protocollo d'Intesa che ha l'obiettivo di favorire, da un lato, un approccio sempre più responsabile da parte del mondo produttivo nei confronti delle tematiche ambientali, e, dall'altro, essere a fianco delle imprese che riconoscono la sostenibilità ambientale quale pilastro dell'eccellenza e della crescita.
"Non sono solo l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, o le direttive europee, o i moniti del ministero dell'Ambiente italiano, a determinare le aziende a cambiare i processi produttivi- ha aggiunto Botti- Le aziende sono sempre più convinte e consapevoli che ispirare i processi produttivi a una maggiore responsabilità ambientale migliora la reputazione, il fatturato e la competitività delle aziende stesse".
Gli obiettivi del Protocollo "sono rafforzare e assecondare la volontà e le intenzioni delle aziende che si dimostrano più responsabili sotto l'aspetto ambientale e sollecitare quelle che questo processo di riconversione ambientale ed ecocompatibile ancora non lo hanno iniziato- ha precisato il presidente di Ami- Tra gli obiettivi c'è anche quello di informare e formare. Formare
professionalmente dei nuovi manager che sappiano coniugare gli interessi della produzione con quelli della collettività in
materia ambientale, ma anche informare, educare e divulgare i principi della sostenibilità ambientale ai più piccoli, alle
famiglie dei dipendenti di queste aziende e di tutti gli associati di Unindustria". Formazione e sensibilizzazione "permetteranno di raggiungere anche quegli imprenditori ancora inerti o recalcitranti sulle tematiche ambientali".
L'accordo con Unindustria segue di qualche mese il Protocollo siglato con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea per la promozione di azioni congiunte di sensibilizzazione ed educazione ambientale per la riduzione della plastica monouso. Dopo la firma di questi due protocolli "ci sono nuovi confini da perlustrare e nuovi ambiti da sensibilizzare. Sicuramente gli studenti, sicuramente i consumatori- ha spiegato Botti- Ma la firma di un Protocollo d'Intesa non è la firma di un documento
vuoto. Noi siamo già molto impegnati a riempire di contenuti gli accordi firmati col mondo accademico, penso al laboratorio di
Oceanologia dell'università della Tuscia di Viterbo. Lo stesso accordo che abbiamo firmato con la Rappresentanza in Italia della
Commissione europea- ha concluso Botti- ha già permesso di realizzare importanti iniziative culturali, di sensibilizzazione
e di intervento ecologico. Penso che saremo molto impegnati nei prossimi mesi a riempire di contenuti anche quello firmato con
Unindustria".
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