Anagni, il Sindaco Daniele Natalia intervistato da Radio Radio
Cosa visitare, cosa degustare, Anagni futuro e l’accoglienza agli stranieri i temi trattati nella trasmissione radiofonica
Il Sindaco di Anagni, Daniele Natalia, venerdì 19 ottobre è intervenuto ai microfoni di Radio Radio all’interno della rubrica “Amico Comune” condotta da Francesco Vergovich. Anagni è un Comune specialissimo per mille motivi, “sono Sindaco da tre mesi e per me Anagni è la città più bella del mondo. Abbiamo ereditato la storia. Ha dato i natali a quattro Papi. Qui ci sono stati importanti processi nel Medio Evo. Come dimenticare il noto schiaffo di Anagni che segnò il passaggio dall’era antica a quella moderna? Possiede l’importante parte medievale con la Cattedrale ammirata da tutti e la Cripta i cui dipinti sono additati come la Cappella Sistina del ‘200”.
Sindaco si sente da queste parole che ne è entusiasta. Ad Anagni si può creare qualsiasi iniziativa. Quali gli eventi? “Da poco è terminata l’Estate Anagnina. Il Festival del Teatro Rinascimentale, ai piedi della Cattedrale, ha contato più di 10.000 presenze con interpreti di caratura nazionale. Tra le tante iniziative ricordo il concerto di Patty Pravo. A settembre, nei fine settimana ci sono stati spettacoli abbinati alle offerte gastronomiche. Ultimamente si è notato un risveglio delle attività con la nascita di enoteche e locali per i giovani”.
Cosa state preparando per il futuro? “Appena insediato ho pensato di dare decoro alla città con una pulizia straordinaria. Tra le opere pubbliche ci siamo concentrati a realizzare, dopo 20 anni, la rotatoria sulla Casilina, luogo di tanti incidenti anche mortali. Poi abbiamo avviato tante opere tra cui il piano parcheggi, il nuovo stadio e l’ultimazione del Piano Regolatore. Abbiamo acquistato la cosiddetta Polveriera a ridosso della stazione. E’ una vasta area e cominciano ad arrivare tante proposte. Molto interessante quella di un gruppo straniero per implementare la Città Universitaria”.
Gli Enti locali lamentano tante difficoltà in quanto a risorse, anche voi? “Le difficoltà maggiori le abbiamo per carenza di personale che rendono la burocrazia farraginosa. Col Segretario Comunale stiamo organizzando concorsi per dare risposte più immediate ai cittadini. Dobbiamo riavviare la macchina amministrativa, perché nel tempo non vi è stato il ricambio generazionale. I trasferimenti di risorse da parte dello Stato purtroppo ogni anno diminuiscono. Abbiamo pensato all’ausilio degli imprenditori privati ad esempio per ottimizzare la rete elettrica badando al risparmio energetico. Anagni ha ufficialmente 21.000 abitanti, però considerando chi vi si reca per lavoro, ne ha molti di più. Viene sempre ricordata la Valle del Sacco in modo negativo, però è anche la sede di tante attività produttive che creano benessere alla città”.
Incide l’elemento straniero e che tipo di accoglienza offrite? “Anagni è una città che ha sempre accolto gli stranieri. Da venti anni qui si è ben inserita una comunità albanese. Riguardo ai rifugiati politici vi sono due luoghi approntati dalla Diocesi che li accolgono. Sarebbe opportuno che questi ragazzi che non fanno nulla tutto il giorno possano essere coinvolti in attività sociali di decoro e pulizia. Proprio un ragazzo me lo ha chiesto espressamente”.
Le specialità culinarie di Anagni? “Invito tutti a venire a trovarci perché oltre alle bellezze da visitare anche il palato resterà deliziato. Abbiamo le fettuccine fatte in casa ed il famoso ‘timballo’ di Bonifacio VIII. Né possiamo dimenticare l’ottimo Cesanese che in questi ultimi tempi sta ottenendo grande fortuna e per noi è un gran vanto, grazie alle aziende vinicole locali”.