Anagni nel Medioevo con “I Giorni dello Schiaffo”, intervista al sindaco Natalia
“Abbiamo ideato “I Giorni dello Schiaffo”, per dare alla città un format nuovo e in grado di raggruppare, seguendo il filone storico-rievocativo e quello turistico e di brandizzazione del marchio Anagni”, tutti gli eventi che si svolgono per ricordare l’episodio dello schiaffo a Bonifacio VIII del 7 settembre 1303
L’8, 9, 10 ed 11 settembre con “I Giorni dello Schiaffo” si potrà fare un tuffo nel medioevo ad Anagni (Frosinone), ricordando quei giorni di settembre del 1303, in cui la città fu protagonista di uno dei più importanti eventi della storia d’Europa: appunto lo schiaffo di Sciarra Colonna a Papa Bonifacio VIII. Abbiamo chiesto al Sindaco Daniele Natalia di raccontarci questo format.
Sindaco quali eventi ci saranno ad Anagni in questi quattro giorni?
Giovedì 8 settembre alle ore 10:00 presso la Sala della Ragione si svolgerà il convegno sull’Olio dei Papi, con la presentazione della connessa ricerca storica e del progetto di recupero degli uliveti abbandonati, per recuperare le tradizioni, le produzioni ed i prodotti che nel medioevo hanno fatto di questo territorio uno dei centri più importanti per la storia d’Europa. A seguire, ci sarà una degustazione di olio.
“Lo Schiaffo divide, il vino unisce”
Venerdì 9 settembre alle ore 18:00 la Sala della Ragione sarà la location per una riconciliazione simbolica, attraverso il vino, tra Bonifacio VIII ed i suoi nemici Colonna con l’evento “Lo Schiaffo divide, il vino unisce”, dove verranno presentati i vini “Lo Schiaffo” (Cantina Colacicchi) e “Sciarra” (Cantina La Selva). Non solo vino e cultura enologica, ma anche teatro con lo spettacolo della compagnia “Colaiori-Nastasia”, la presenza dei figuranti in costume medievale dell’AIAM. Questo si configura come un evento innovativo, unico nel suo genere, capace di unire grande storia e grandi produzioni vitivinicole.
Lo stesso giorno, alle ore 19:00, sempre in Sala della Ragione, si svolgerà la cerimonia dell’imbussolamento per l’estrazione dell’ordine di gara ed assegnazione dei cavalieri alle contrade partecipanti al Palio di San Magno.
Sabato 10 settembre ci si sposterà nell’antico “Quartiere Caetani”, in zona Piazza Innocenzo III, per gli eventi dedicati alle vicende dello Schiaffo di Anagni. Palazzo Bonifacio VIII ospiterà tre repliche “Quartiere Caetani 1303”, spettacolo con la regia di Velia Viti, alle ore 16:00, 17:00 e 20:00, con annesse visite guidate del palazzo papale e degustazioni di vino.
Il Palio di San Magno
Domenica 11 settembre torna, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, il Palio di San Magno con la gara dell’anello, attraverso un ricco programma di eventi connessi. Si inizia alle ore 15:30 a Porta Cerere con la partenza del corteo storico dell’AIAM; alle ore 16:00 in Piazza Cavour si terrà il suggestivo spettacolo degli Sbandieratori di Anagni; mentre per le 16:30 è previsto l’inizio della gara dell’anello e, quindi, della XXIV Edizione del Palio di San Magno. A seguire, la premiazione alla contrada ed al cavaliere vincitori del Palio.
Come nasce l’idea de “I Giorni dello Schiaffo”?
La nostra Amministrazione Comunale ha ideato “I Giorni dello Schiaffo” quattro anni fa per dare alla città un format nuovo e in grado di raggruppare, seguendo il filone storico-rievocativo ma anche quello turistico e di brandizzazione del “marchio” Anagni, tutti gli eventi che si svolgono per ricordare l’episodio dello schiaffo a Bonifacio VIII del 7 settembre 1303.
Si tratta di un format turistico-culturale che ha ottenuto importanti riconoscimenti, tant’è vero che fu presentato alla BIT di Milano, nello stand di “Medieval Italy”, ricevendo notevoli apprezzamenti. Abbiamo voluto, inoltre, entrare a far parte di un sistema di promozione delle iniziative culturali delle città medievali italiane, firmando il protocollo d’intesa di Pistoia. E questo ce lo hanno consentito proprio “I Giorni dello Schiaffo”, che comprendono non solo le rievocazioni storiche dello schiaffo, ma anche il Palio di San Magno, uno dei più importanti eventi di giochi storici nel Lazio.
Come vorrebbe che si trasformassero “I Giorni dello Schiaffo?”
Credo che quando si pensa e si programma una iniziativa culturale, si debba sempre tenere conto del sistema sociale ed economico sulla quale essa va ad incidere. Non ho mai creduto alle manifestazioni “isolate” ma sempre nell’opportunità di fare sistema che la cultura offre in un territorio come il nostro.
Dunque la cultura come base da cui partire per favorire anche la crescita turistica e lo sviluppo economico della città, attraverso la valorizzazione, ad esempio, anche di prodotti locali che vadano comunque ad inserirsi entro un filone “identitario” di promozione. È il caso dei vini che presenteremo il 9 settembre o dell’Olio dei Papi, un progetto al quale crediamo fortemente e che abbiamo sposato subito.
In una terra come la nostra, dove la storia e l’economia sono fortemente legate, non favorire e sostenere questo legame sarebbe un errore imperdonabile per la politica. Con “I Giorni dello Schiaffo”, ma in generale con le iniziative turistico-culturali messe in campo, abbiamo tracciato una linea fondamentale.