Anche per il 2025 torna “A scuola connessi”: di cosa si tratta

Sostenuto dalla Regione Lazio, decisivo il successo dell’anno scorso; l’obiettivo è sensibilizzare il mondo scolastico sui rischi del web

Computer

Computer - Fonte Pixabay - IlQuotidianodellazio.it

Dopo il grande successo dell’edizione 2024, anche nel 2025 torna il progetto “A scuola connessi: navighiamo in sicurezza”, promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale del Lazio e il Cyber 4.0, il Centro di competenza nazionale per la cybersecurity. L’iniziativa mira a sensibilizzare insegnanti, studenti e personale scolastico sui rischi legati all’utilizzo dei dispositivi digitali e alla navigazione sul web, promuovendo una cultura della sicurezza informatica che possa accompagnare i ragazzi in un mondo sempre più digitale.

“A scuola connessi”, grande successo nel 2024

L’edizione dello scorso anno ha coinvolto circa 40 istituti scolastici del Lazio, raggiungendo oltre 4.000 studenti e 400 tra docenti e personale scolastico. Numeri che hanno dimostrato l’importanza di affrontare il tema della cybersicurezza in ambito educativo, soprattutto in una fase storica in cui l’utilizzo di dispositivi digitali è diventato parte integrante della quotidianità dei giovani.

Quest’anno le adesioni da parte delle scuole sono già altissime, a conferma del grande interesse che il progetto ha suscitato. Le lettere di invito sono state inoltrate agli istituti i primi di gennaio e il primo incontro è previsto per fine mese, con il calendario che si estenderà fino a maggio 2025.

Il progetto prevede incontri gratuiti della durata complessiva di 4 ore, rivolti agli studenti delle scuole primarie e secondarie. I contenuti formativi verranno adattati all’età dei partecipanti, modulando le informazioni in base ai rischi specifici a cui i ragazzi sono esposti in base al livello di utilizzo dei dispositivi informatici. Gli incontri tratteranno temi come la sicurezza dei dati personali, il cyberbullismo, la gestione dei social media e l’individuazione delle fake news; altrettanto spazio sarà dedicato al phishing ed alle truffe digitali. Sullo sfondo il messaggio è invitare ad un uso consapevole degli smartphone e delle app.

Schiboni: “Educazione alla sicurezza informatica è un’esigenza”

Nel presentare il progetto, l’assessore al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni, ha sottolineato l’importanza di un’educazione digitale tempestiva e mirata: “Educare alla sicurezza informatica è un’esigenza non rinviabile e, per certi aspetti, siamo già in ritardo rispetto alla rapidità con cui il mondo digitale evolve e cambia. La scuola ha un ruolo fondamentale in questa sfida: è qui che si fa educazione, si sviluppa lo spirito critico e si forniscono ai ragazzi gli strumenti per muoversi in modo sicuro in questo universo digitale”.

Schiboni ha anche posto l’accento sull’importanza della collaborazione tra scuola e istituzioni: “Le scuole del Lazio si sono da subito rese protagoniste e parte attiva di un cambiamento che le pervade e di cui, come Regione Lazio, intendiamo continuare a essere protagonisti al fianco delle nuove generazioni”.

Uno degli aspetti più apprezzati del progetto è l’utilizzo di un linguaggio semplice e adatto all’età dei partecipanti. La formazione digitale non si limita a nozioni tecniche, ma entra nella vita quotidiana dei ragazzi, affrontando situazioni che vivono ogni giorno, come l’uso dei social network, le chat, le app di messaggistica e le piattaforme di gioco online. L’obiettivo è far sì che i giovani sviluppino consapevolezza critica rispetto ai rischi del web, imparando a riconoscere comportamenti pericolosi e a proteggere la loro identità digitale.