Anguillara, rischio Cas: il Comune aderisce allo Sprar
Sara Galea: “Affari d’oro per i privati che entrano a far parte del sistema della gestione dell’accoglienza per mezzo dei CAS”
“La gestione emergenziale infinita del fenomeno migratorio è passata troppo spesso sulla testa degli amministratori locali, con i prefetti che hanno imposto persone sui territori e questo ha portato i comuni, al di là dell’area politica di provenienza, già in difficoltà a erogare i servizi ai propri cittadini, a un rifiuto trasversale a fronte del recente bando SPRAR (Sistema Per Richiedenti Asilo e Rifugiati) del Ministero dell’Interno di cui abbiamo dato notizia alla cittadinanza qualche mese fa”. Questo quanto dichiarato attraverso una nota dall’assessore politiche sociali e vice Sindaco di Anguillara Sara Galea.
“Affari d’oro per i privati che entrano a far parte del sistema della gestione dell’accoglienza per mezzo dei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria). – Prosegue la nota dell’assessore – Chi presenta la migliore offerta economica vince il bando, per le spese basta una fattura e nessun rendiconto è previsto per le spese sostenute, i controlli sono disomogenei e a campione e sempre più soggetti non titolati sono spinti dal sicuro guadagno ad entrare nell’ormai 'business dell’accoglienza'. Il tutto senza il coinvolgimento degli Enti Locali che sono giuridicamente inermi di fronte all’eventuale apertura di centri CAS sul proprio territorio. La premessa è fondamentale per poter comunicare alla cittadinanza che, venuta l’amministrazione a conoscenza che alcune cooperative stanno contattando strutture nel nostro territorio per aprire uno o più centri CAS ove convogliare un numero superiore ai 400 migranti, liberamente, senza necessità di avere alcuna autorizzazione da parte dell’Ente Locale che non sarebbe in grado di garantire in alcun modo uno standard di sicurezza già oggi precario, si sta predisponendo una iniziativa alternativa. L’unica azione possibile è quella di aprire ad Anguillara un centro SPRAR per minori non accompagnati poiché si tratterebbe di un centro in cui sarebbero ospitati fra i 18 ed i 22 bambini/ragazzi minorenni per essere formati, educati, integrati e preparati a diventare maggiorenni capaci di cominciare una vita indipendente, seguiti dai servizi sociali, senza che queste presenze possano far saltare gli equilibri del territorio in quanto le loro eventuali uscite avverrebbero esclusivamente sotto vigilanza di operatori, psicologi ed educatori. Questa soluzione scongiurerebbe la possibilità per qualsiasi cooperativa privata di aprire dei centri CAS con i numeri sopra menzionati che, considerati ad esempio gli alberghi attualmente inutilizzati nel nostro territorio (citiamo senz’altro la Corte dei Principi e Poggio dei Pini), senza la possibilità di un adeguato controllo avrebbero un impatto violento su tutta la città.
I tempi sono molto stretti poiché occorre deliberare la richiesta di SPRAR e pubblicare il bando entro il 31 ottobre 2017. Dovremo eventualmente sottostare nei 3 successivi anni soltanto ad un aumento dei minori da gestire fino ad un massimo di 60, solo se imposto dalla prefettura, ma riteniamo che questa sia la scelta migliore di fronte ai rischi alternativi causati dalla mala gestione del fenomeno migranti oramai da decenni da parte dell’ Autorità Nazionale ed anche una sfida che potrà dimostrare che i rifiuti degli Enti Locali non sono figli del razzismo poiché crediamo fortemente che Anguillara saprà adottare questi ragazzini garantendo loro non solo accoglienza ed amore ma anche disponibilità ed apertura. Appena avremo ulteriori informazioni le renderemo note alla cittadinanza e provvederemo anche a pubblicare le manifestazioni di interesse per alcune figure professionali che serviranno per il centro SPRAR per minori non accompagnati.”