Anna Rollando e la musica colta: “Applaudire con i piedi”

Parliamo di musica con la strumentista Anna Rollando, violista, concertista classica e pop, ex componente dei Rondò Veneziano

E' davvero piacevole fare una chiacchierata su un argomento universale con l'esperienza di un vissuto di passione per esso. Parliamo di musica con la strumentista Anna Rollando, violista, concertista classica e pop, ex componente dei Rondò Veneziano, con all'attivo collaborazioni con Ennio Morricone, Beppe Vessicchio, Franco Battiato, Massimo Ranieri, Andrea Bocelli e  numerose collaborazioni con produzioni Rai e Mediaset, come Buona Domenica, Maurizio Costanzo Show, La Corrida, Ti lascio una canzone, Celebration oltre l'esperienza di insegnante di strumento. Una vita di palchi e cattedra ma anche di tavolate in cui spesso ha sentito rivolgere la stessa considerazione: “Mi piacerebbe ascoltare la musica classica ma non sono capace, non la capisco, è difficile!”

Dopo l'ennesima affermazione di questo tipo, mossa dalla passione che l'ha plasmata, prende un altro tipo di strumento, la penna e scrive di musica, per la musica, della musica per coinvolgere gli amici, i conoscenti e i tanti refrattari, per farli accomodare sulla poltrona di una platea di teatro e ascoltare quella musica. Ma poi refrattari a cosa? Non ci vuole poi tanto basta andarci. Lo fa come se parlasse ad un amico seduto allo stesso tavolo a mangiare bruschette: in modo leggero, sostanziale, buono. Secondo me, sentiva che quelle affermazioni di incapacità ad ascoltare la musica colta non dicevano la verità, sembrava che nascondessero la paura di emozionarsi, di stare bene, di godere della vibrazioni di altissimo studio del bel suono, del bel canto e di meravigliosa fruizione. Mica c'è da spiegare.

Non c'è bisogno di sapere chissà cosa “basta andarci”, basta avere la curiosità che ti muove ad ascoltare. Leggere Anna Rollando significa approfondire gli aspetti curiosi che ci sono sul palco, nelle prove e di come sia arte la musica colta anche per autrici straordinarie tipo la sorella di Mozart o Hildegarda. Permeata di passione Anna Rollando scrive Applaudire con i piedi, edito da Graphofeel. E' uno di quei testi che potrebbe essere ascoltato piacevolmente come audiobook. Un testo pieno di curiosità, consigli e aneddoti sulla musica per comunicare il senso ultimo dell'opera classica: quello di farti emozionare sui risvolti dei sentimenti, sulla bellezza della natura per sempre eterni.

Che lo scoglio più grande sia proprio quello di andarci? Ci si giustifica spesso per evitare di scoprire il mondo principe dell'ascoltare e non siamo proprio più capaci di farlo? Nel testo tante risposte e curiosità, l'altra caratteristica di chi si avvicina alla musica classica infatti è proprio la curiosità e invita già col titolo ad esserlo: Che significa? Quando un direttore o un cantante o un assolo di strumento è piaciuto, i maestri d'orchestra sfregano coi piedi il plauso e si manifesta l'approvazione che possono sentire solo loro

Mentre scrivo questo pezzo ascolto Mozart da youtube eseguito dalla giovane coreana Yeol Eum Son e scopro con piacere che ha 11 milioni di ascolti. Un giovane oggi a questo invito potrebbe esclamare: Ma è roba per vecchi! No, ragazzo mio! E tanta roba per le belle sensibilità di ogni genere e il perché andare in teatro ad ascoltarla è semplicemente perché se ascoltata nel modo migliore e l'ascolti dal vivo, senti le tue corde energizzate, senti il fremito del vento sulle chiome degli alberi del bosco in cui passeggi; la musica , quella musica è qualcosa che va oltre, ti coinvolge e ti avvolge e comunica direttamente alla tua anima.

 

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