La Compagnia Carabinieri di Velletri, ha dato esecuzione a un decreto di confisca ex art.16 D.Lvo 159/2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia) emesso dal Tribunale Ordinario di Roma- Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione – nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri. Si tratta dei fratelli C.I. di 40 anni e C.S. di 32 anni già tratti in arresto nell’ottobre 2012 su Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Velletri a seguito dell’operazione convenzionalmente denominata “Paris” condotta dai militari della Compagnia di Velletri e finalizzata alla repressione dello spaccio di stupefacenti.
Sul conto dei predetti è stata condotta dal personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Velletri, una complessa indagine patrimoniale attraverso gli strumenti messi a disposizione dal Decreto Legislativo 159/2011, tesa a ricostruire la pericolosità sociale dei proposti e la palese sproporzione tra i redditi dichiarati e quelli accumulati, verosimilmente di illecita provenienza, accertando la sproporzione tra il patrimonio accumulato e quanto dichiarato ai fini fiscali e verificando come gli stessi abbiano tratto abitualmente sostento dalle proprie attività illecite e come i beni accumulati costituiscano direttamente il provento di esse.
Dal decreto di sequestro, già notificato nel maggio 2014 e dall’attuale decreto di confisca, emerge che i proposti sono persone socialmente pericolose, che vivono dei proventi delle loro illecite attività, che costituiscono minaccia attuale e concreta per l’ordine e la sicurezza pubblica, che utilizzano attività commerciali fittizie per coprire i loro illeciti traffici ed in contatto con pregiudicati. Elemento di maggiore rilievo emerso dalle indagini patrimoniali, è di certo quello della evidente sproporzione tra i beni posseduti, le entrate percepite ed il tenore di vita appurato. A fronte di dichiarazioni dei redditi nulle gli stessi erano di fatto in possesso di una notevole quantità di denaro e beni immobili.
Il Decreto dispone nei confronti dei due fratelli e della moglie di uno dei due, la confisca dell’intero patrimonio costituito da 4 appartamenti ubicati in Santa Marinella (RM) e Sabaudia (LT), 1 conto corrente bancario, 2 libretti nominativi postali e 2 conti correnti postali, 7 autovetture ed un motociclo ed 1 ditta individuale, per un valore complessivo di circa 1.150.000 di euro. Nei confronti dei tre, il Tribunale ha disposto anche la misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nei rispettivi comuni di residenza per la durata di anni 3.
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