Anzaldi (IV): “Lazio Zona Rossa, tra D’Amato e Ministero chi ha ragione sui dati?”
“Mi aspettavo che qualcuno mi spiegasse chi dei due, tra D’Amato e il Ministero, sbaglia”
Sul mistero dei dati del Lazio, che hanno condotto la regione in Zona Rossa, è intervenuto Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva. Il deputato si è espresso per i microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sui dati del Lazio, da oggi in Zona Rossa
Sul passaggio del Lazio in zona rossa. “Da comunicatore, leggendo l’intervista dell’assessore alla sanità del Lazio D’Amato che diceva che la Regione andava in zona rossa per dati di 14 giorni fa, ho pensato che un’intervista del genere dati alla mano meritasse una spiegazione.
Ci sono imprese che per colpa di questa condanna a morte rischieranno di non aprire a più. Mi aspettavo che qualcuno mi spiegasse chi dei due, tra D’Amato e il Ministero, sbaglia. Questo meritava un approfondimento perché si parla della vita di persone che non apriranno più la loro attività. Chi ha un ristorante l’affitto e le utenze le pagano lo stesso, gli arrivano le tasse da pagare”.
Sul governo Draghi. “Trovo molto positivo l’inizio del governo, ho visto un Draghi estremamente decisivo senza sensazionalismi. Nessuno avrebbe pensato che in pochissimo tempo sarebbe riuscito a sostituire Arcuri che aveva un contratto in mano. Nell’ambito della comunicazione dovrebbe migliorare, con l’aiuto dei giornalisti. La cosa che ha fatto l’altro giorno a Fiumicino è passata quasi sotto silenzio. Andare lì e non accettare nessuna domanda era impensabile fino a qualche anno fa. Il fatto che i giornalisti non facciano più domande al premier non è accettabile. Ad esempio gli si potrebbe chiedere se secondo lui l’indice Rt è ancora un parametro valido per determinare la zona rossa”.