Anzio, 18enne aggredita e violentata in strada
L’aggressione è avvenuta nella serata del 12 maggio mentre la giovane tornava a casa
Una ragazza di 18 anni è rimasta vittima la sera del 12 maggio 2023 di una aggressione a sfondo sessuale, mentre stava rientrando a casa ad Anzio sul litorale romano. La ragazza è stata trovata in strada in stato di choc da una persona che passava lungo la stessa via, che ha poi segnalato immediatamente il fatto alla polizia.
Soccorsa, la giovane, una ragazza di nazionalità straniera è stata subito trasportata in ospedale, dove nel Pronto soccorso è stato attivato il codice rosso per le vittime di violenza sessuale. L’uomo responsabile dello stupro è fuggito ed è ricercato dalle Forze dell’ordine. Sono in corso le indagini della Squadra Mobile di Roma e degli agenti del commissariato di Anzio.
Aggressione a sfondo sessuale, quando si verifica
L’aggressione a sfondo sessuale si verifica quando una persona viene forzata, costretta, o indotta a compiere atti sessuali contro la sua volontà o senza il suo consenso. L’assenso deve essere dato liberamente e volontariamente, e si ha il diritto di ritirarlo prima e durante qualsiasi attività sessuale in cui non ci si sente a proprio agio.
Molti credono che l’aggressione sessuale comporti la presenza di violenza o lesioni fisiche. Non è così, non è vero. Le persone reagiscono in modo diverso all’attività sessuale non consensuale: alcune potrebbero bloccarsi e non essere in grado di muoversi o scappare perché sono impaurite. L’assenza di violenza o lesioni non significa aver acconsentito all’atto sessuale.
L’aggressione sessuale è un crimine di cui l’aggressore è l’unico responsabile. Quello che indossavate o il vostro consumo di alcol o droghe non vi rende responsabili dell’accaduto.
Consenso
Il consenso avviene quando una persona accetta liberamente o dà il proprio permesso perché qualcosa avvenga. Un’aggressione sessuale ha luogo quando una persona non ha acconsentito a partecipare a un atto sessuale e l’altra persona lo pratica comunque.
Codice rosso per chi subisce violenza sessuale
ll 16 luglio 2019 è stata introdotta la legge numero 69 nota con il nome di Codice rosso.
La prima grande novità che scaturisce da questa legge è la velocità. Veloci devono essere le forze dell’ordine nel riferire al pubblico ministero la notizia di reato. La legge parla di “immediatamente”!
Il rosso è il colore dell’emergenza, quella che assegnano nei Pronto Soccorso quando i casi sono gravi. Con il rosso si salta la fila e si viene visitati subito. Questo è fondamentale per salvare la vita di molte persone.
Anche nei casi di violenze sessuali si assegna il codice rosso.
Chi viene maltrattato, violentato, perseguitato ha un canale preferenziale, dedicato e veloce.
Se una donna si reca in caserma o in questura per denunciare una violenza sessuale o un maltrattamento, i carabinieri o la polizia devono immediatamente avvisare il pubblico ministero che a sua volta deve sentire la persona offesa entro 3 giorni.
Questa velocità serve per cercare di individuare il responsabile del reato nel più breve tempo possibile e magari applicargli una misura restrittiva (ad esempio arrestarlo e condurlo in carcere oppure agli arresti domiciliari). Più passano i giorni e meno possibilità ci sono per individuare il colpevole. Questo tempo “ristretto” serve per tutelare la donna, per assicurare la sua incolumità, per metterla in sicurezza allontanando da lei chi la sta maltrattando.