Anzio, Candido De Angelis ha la sua giunta. Tutto immutato
Ritorna la giunta De Angelis interamente immutata; tuttavia le critiche all’operato del sindaco si fanno sempre più insistenti anche da parte di suoi ex strenui difensori
Habemus papam, Anzio ha nuovamente la sua giunta comunale e, – dopo la revoca delle deleghe agli assessori ,da parte del sindaco, che è sembrata strana a molti così come anomala nel suo iter, prima verbale e poi ufficiale – sorpresa per tutti, viene restituita dal sindaco pressoché immutata. Cambiano soltanto, a quanto pare, l’assessore ai lavori pubblici e quello all’ambiente attraverso una semplice inversione di ruoli tra il vicesindaco Fontana e l’assessore Ranucci che diventano, rispettivamente, assessore ai lavori pubblici e assessore all’ambiente.
Dopo l’inutile, apparentemente, polverone alzato dal sindaco con la revoca anzidetta, che alcuni della minoranza definiscono una semplice farsa, ritorna la giunta con gli assessori soddisfatti e, ancor più, il sindaco che ha sottratto a Ranucci un importante assessorato attribuendogli quello all’ambiente con tutti i problemi e le rogne ad esso connesse. Ad esso, infatti, afferisce il servizio dei rifiuti urbani che, negli ultimi tempi, suscita le lagnanze di buona parte della popolazione di numerosi quartieri della cittadina neroniana; all’attenzione dell’amministrazione, infatti, vengono indirizzate le rimostranze di chi lamenta una scarsa cura dei quartieri in merito alla rimozione dei rifiuti. A ciò si aggiunga la circostanza che la società che ha in appalto il servizio di gestione dei rifiuti urbani sembrerebbe versare in condizioni non floride.
A Ranucci, pertanto, una bella gatta da pelare che avrebbe lo scopo di mettere, politicamente, in cattiva luce l’assessore al fine di fargli perdere seguito elettorale e peso all’interno della compagine di governo della città; una mossa del sindaco che alcuni definiscono astuta, altri scorretta e altri ancora strumentale al caos, interno alla giunta, che il sindaco attribuirebbe al solo Ranucci. Quindi una ritorsione da parte del primo cittadino nei confronti dell’assessore colpevole di non essere restato al suo posto in buon ordine, o soltanto una fase delle normali vicende di una giunta comunale? C’è chi propende per una risposta e chi per un’altra ma di certo c’è che alcuni dei supporters di De Angelis in campagna elettorale e dei suoi strenui difensori si sono allontanati nettamente da lui accusandolo di immobilismo nella gestione del paese e di mancato rispetto delle promesse elettorali che avrebbero consentito ad Anzio di tentare una rinascita soprattutto economica di un tessuto sociale profondamente provato da una crisi che appare essere senza fine.
Insomma, punto e a capo, tutto come prima e nulla sembra cambiare in casa De Angelis; chissà che il nuovo movimento di sensibilizzazione popolare e politica non abbia il pregio di spingere il sindaco a muoversi lungo un percorso che dovrebbe essere naturale e spontaneo ma così sembrerebbe non essere.