Anzio, Candido De Angelis in caduta libera?
Dopo i contrasti con l’assessore Ranucci De Angelis revoca le deleghe agli assessori. Mancanza di fiducia verso di loro o della sua compagine nei suoi confronti?
Lo avevamo preannunciato alcuni giorni addietro in un nostro articolo e oggi assistiamo a quanto previsto in merito alla situazione dell’amministrazione De Angelis a Anzio. Il sindaco ritira le deleghe agli assessori mostrando, ancora una volta, quale sia il suo modo di intendere l’amministrazione di un comune. In realtà dietro questa sua decisione c’è ben altro e le vicende dell’affidamento di gestione della piscina comunale e le relative rimostranze dell’assessore ai lavori pubblici sono soltanto la punta dell’iceberg dell’insicuro e tormentato mandato di De Angelis il quale appare immerso nella immobilità assoluta e nella mancanza di capacità di risolvere i più normali problemi nell’amministrazione di una piccola cittadina.
È quanto viene imputato al sindaco un po’ da tutta la cittadinanza, ivi compresi coloro che lo hanno appoggiato attivamente, che vedeva nella sua nuova elezione una speranza di rinascita ma che, al contrario, ha scoperto un sindaco molto diverso da quello conosciuto nei mandati precedenti; un sindaco “assente” che non riesce a dare risposta ai bisogni della collettività e impantanato nella cattiva gestione dei rapporti di equilibrio all’interno della giunta. A riprova di ciò un esempio per tutti: in passato abbiamo evidenziato con un nostro articolo la necessità di pulire la scarpata sottostante la struttura sanitaria di Villa Albani, garantendo condizioni igienico sanitarie adeguate ai luoghi visto che i canneti presenti sono certamente ricettacolo di animali di ogni tipo, tanto più che si tratta di un sito in pieno centro urbano con un sottostante parcheggio utilizzato pienamente dalla popolazione; ebbene, quel canneto continua a essere presente senza che ci sia stato il minimo interesse da parte del sindaco.
Quella di oggi ad Anzio è una situazione che fa molto male al paese, un sindaco che ritira le deleghe è un sindaco che non ha fiducia dei propri uomini, dei propri assessori i quali dovrebbero garantire quella corretta gestione della cosa pubblica che si conviene a una località turistica rientrante, tra l’altro in area metropolitana. Ci si chiede se sia il sindaco che non si fida più dei suoi assessori o siano gli altri che non si fidano più di lui; le azioni di protesta dell’assessore Ranucci, prima dimissionario e poi indagatore sulle procedure di affidamento della piscina comunale, come la vicenda del Paradiso sul mare riguardo alla quale anche la provincia invitata ha snobbato il sindaco senza essere presente a una riunione indetta per discutere sul da farsi in merito alla struttura liberty realizzata ai primi del ‘900 e ora in stato di abbandono.
Due esempi di quanto la stella di De Angelis sia in fase discendente, stranamente considerando che negli ambienti della politica locale si vocifera di un sua intenzione di candidarsi nuovamente alle prossime politiche. Eppure la sua notorietà non è affatto identica a quella che lo ha portato a ricoprire un precedente mandato in qualità di senatore della Repubblica; nelle prossime settimane assisteremo agli ulteriori sviluppi di questa vicenda che come unico effetto avrà quello, probabilmente, negativo sulla amministrazione del paese.