Ancora grande incertezza non solo sullo status amministrativo di Anzio – visti i recenti accadimenti che hanno visto protagonista negativamente il sindaco De Angelis – ma anche sulla stabilità politica dell’attuale amministrazione la cui giunta è stata azzerata dal sindaco solo teoricamente.
Non si comprende, infatti, se questa sorta di crisi sia rientrata oppure no; se le deleghe agli assessori, revocate in forma anomala, siano state attribuite nuovamente in modo pieno o meno e nel caso quali assessori potranno contare su una certa stabilità nel proprio ruolo e quali, al contrario, dovranno sentirsi in una sorta di limbo. Due sole circostanze sono certe: la prima è l’appoggio confermato da FdI e Lega al sindaco, prima del suo “colpo di testa”, del quale a questo punto non si comprende quanto il sindaco abbia tenuto conto; a meno che la vicenda non sia stata concordata preventivamente allo scopo di estromettere dalla giunta qualche elemento ormai considerato di disturbo per De Angelis.
La seconda circostanza è rappresentata dal fatto che questi alti e bassi hanno il solo effetto di nuocere alla tranquillità di un gestione amministrativa della città che dovrebbe procedere a gonfie vele considerando che il sindaco non deve far fronte ad una attività dell’opposizione che metta in difficoltà il suo operato o il suo non operato. In effetti né la maggioranza né la minoranza sono intervenute in modo deciso sui fatti di questi ultimi giorni tranne la capogruppo PD Giannino e il neonato gruppo di sensibilità civica, Patto del Popolo, che è costituito anche da ex “supporters” di De Angelis i quali gli contestano il mancato rispetto dei programmi elettorali con un conseguente impoverimento della città sotto molteplici aspetti e una mancanza di interesse per Anzio.
Ciò che viene imputato al sindaco è il dare attenzione ad aspetti mediatici sterili e inutili senza un corrispettivo interesse fattivo nei confronti dei problemi che attanagliano il paese creando una situazione di degrado generalizzato. Insomma uno sparare a zero sul sindaco, un parlare in modo diretto anche attraverso una proposta di dialogo e di confronto su aspetti importanti quali la gestione e l’organizzazione del settore rifiuti.
In tutto questo marasma il successivo silenzio del segretario di FdI, Marco Tilli, così come della Lega lascia perplessi visto che il comportamento di De Angelis potrebbe essere controproducente per i due partiti anche a livello centrale considerando la non perifericità di Anzio, rispetto ai centri di potere romani, che rientra comunque nell’area metropolitana di Roma capitale. Alquanto particolare, inoltre, risulta essere l’atteggiamento del sindaco in vista di una sua candidatura, alle prossime politiche, della quale si vocifera da tempo negli ambienti della politica locale. Che sia tutto un bluff, come afferma la Giannino, finalizzato a giochi ed equilibri di potere sullo scacchiere politico pre-elettorale? Certamente nei prossimi giorni alcune risposte saranno più evidenti.
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