Il Senato ha approvato ieri con 193 voti favorevoli, 12 contrari e 46 astenuti, le modifiche apportate dal Governo e dalla commissione bicamerale sul Federalismo fiscale al 2° decreto attuativo di Roma Capitale n. 61/2012.
Quel decreto, approvato lo scorso anno, riguardava nuovi poteri da attribuire alla Capitale, sulla scia di quanto già previsto in occasione dell’istituzione di Roma Capitale.
In particolare, le modifiche approvate a Palazzo Madama riguardano le risorse da destinare al Trasporto pubblico locale, che contrariamente a quanto previsto nella prima versione del decreto, dovranno essere concordate con la Regione Lazio, e non più erogate direttamente a Roma.
Inoltre, le modifiche approvate in sede parlamentare prevedono la possibilità, per il Sindaco di Roma, di emanare ordinanze anche in assenza dei richiesti requisiti di necessità e urgenza, e quindi anche qualora non si verifichino calamità naturali, purchè questo non comporti maggiori oneri a carico dello Stato e della finanza.
Un’altra novità riguardante i poteri di ordinanza del sindaco proviene dal Pd. Il Senato, infatti, ha approvato anche la risoluzione di Monica Cirinnà: la richiesta è quella di inserire i poteri di ordinanza del primo cittadino in un programma specifico che deve essere sottoposto al parere dell’Assemblea capitolina e del Consiglio dei Ministri.
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