Approvato il nuovo statuto per l’Università Agraria di Valmontone
In attesa delle dichiarazioni del sindaco Latini arrivano i commenti di Attiani, Bellotti e De Stefano
Martedì pomeriggio 10 settembre il Consiglio dell’Università Agraria ha approvato il definitivo nuovo statuto. A dare l’ok conclusivo sono stati il presidente dell’Ente Roberto Pizzuti e i Consiglieri Teti, Rocca, Casagrande, Polce, De Stefano, Bonifazzi e Colucci. Il nuovo statuto, che prevede il passaggio dell’Ente da pubblico ad associazione di diritto privato, vedrà al voto tutti i cittadini residenti a Valmontone da almeno cinque anni. I bilanci e i regolamenti saranno votati dall’assemblea composta da tutti i valmontonesi che si vorranno iscrivere. La stessa assemblea eleggerà il presidente e il Consiglio direttivo. Le elezioni del nuovo organo di amministrazione dovrebbero avvenire nei prossimi mesi.
Le dichiarazioni del Consigliere comunale Piero Attiani
“Con l'ultima votazione avvenuta nel Consiglio dell’Università Agraria di ieri, è stato approvato definitivamente il nuovo Statuto dell'Ente, adeguandolo così alla nuova normativa sulla gestione dei cosiddetti beni, o domini, collettivi introdotta dalla Legge n. 168 del 2017. Si tratta di una riforma epocale che di fatto stravolge il sistema gestionale fin qui conosciuto, viene infatti modificata la natura stessa dell’Ente Agrario che si trasforma da soggetto giuridico pubblico in uno privato. La finalità del legislatore è chiara; tutelare e valorizzare meglio i beni collettivi attraverso una rappresentanza attiva dei cittadini! Ed è per questo motivo che nel nuovo statuto trovano spazio novità rilevanti affinché possa esserci un sistema gestionale il più partecipato possibile, a cominciare dall’estensione a tutti i cittadini valmontonesi del diritto di voto per eleggere i rappresentanti dell’Ente.
Quindi tutto bene direte voi? No, non proprio! E’ bene informare i cittadini su quanto è successo in questi mesi affinché si sappia a chi va il merito per aver raggiunto questo importante risultato. Davanti alla necessità (opportunità!) di dover riscrivere l’atto normativo fondamentale per l'organizzazione e il funzionamento dell’Ente, era normale aspettarsi che tutti i componenti del Consiglio, maggioranza e opposizione, si sedessero attorno a un tavolo per condividere le regole che debbono valere per tutti. Non solo questo non è avvenuto, tanto che l’unica proposta di statuto presentata in commissione è stata elaborata dal gruppo di opposizione, ma addirittura c’è stata una chiara volontà politica (portata avanti dai consiglieri di maggioranza dell’Agraria che fanno riferimento al sindaco Alberto Latini, al vicesindaco Bernabei Veronica e all’assessore Marco Gentili, di boicottare il percorso di approvazione dello statuto, cercando di far mancare il numero legale alle sedute del Consiglio. Tutto questo in aperto contrasto con il presidente Roberto Pizzuti, che invece si è sempre battuto per fare in modo che l’Ente si adeguasse alla nuova normativa.
Per questo motivo ci sono volute ben tre convocazioni del Consiglio dell’Agraria per arrivare ad approvare definitivamente il nuovo statuto, ed è stato possibile farlo solo grazie al senso di responsabilità dell’opposizione. Tutti sanno quanto poco o nulla in questi anni abbiamo condiviso dell’operato del presidente Pizzuti, tant’è che la nostra opposizione è sempre stata netta e intransigente, però va riconosciuto oggi a Roberto Pizzuti l’aver dimostrato un alto senso delle istituzioni, che ha prevalso sui ricatti e sulle logiche di appartenenza politica. E’ grazie alla sua caparbietà, e quella di pochi altri della sua (ex!) maggioranza (uno tra tutti Dino Polce), se oggi per l’Università Agraria inizia una nuova era! Un Ente che diventerà sempre più importante perché chiamato a gestire l’intero patrimonio dei terreni gravati da usi civici della nostra Città. Per questo voglio fare i miei personali complimenti ai consiglieri di opposizione Valter De Stefano, Casagrande Fabio, Domenico Bonifazi, Francesco Teti e Giorgio Rocca per l’ottimo lavoro svolto e per il grande risultato ottenuto.
Tra pochi mesi si tornerà al voto per ridare un nuovo governo all’Università Agraria di Valmontone. Il mio auspicio è che si possa inaugurare un nuovo corso nella gestione dell’Ente, fatto di competenza, trasparenza e amore per la passione per la Città. Per farlo, chiameremo le migliori donne e uomini valmontonesi per costruire insieme un progetto credibile e duraturo, che non potrà prescindere dalla partecipazione di quanti in questi giorni hanno dimostrato con le loro scelte di anteporre il bene comune a quello personale!”. (Il comunicato stampa di Attiani)
Le dichiarazioni del Consigliere comunale Massimiliano Bellotti
“Piero Attiani ha spiegato molto bene come sono andate le cose. Da sempre i Consiglieri dell’Università Agraria sono espressione dei Consiglieri comunali. Due anni fa, con la legge 268 l’Università Agraria è di fatto divenuta una società privata che ha in gestione il demanio pubblico e bisognava cambiare lo statuto. Un esempio? Far votare solo il capofamiglia o le famiglie intere? Ricordiamo che nel secolo scorso, a ridosso delle guerre mondiali, era importante per le famiglie avere l’uso civico dei terreni che rappresentavano un valido sostentamento. Per cinque anni non si è fatto nulla all’Università Agraria perché il presidente Roberto Pizzuti ha combinato solo danni. Tuttavia un grazie glielo devo. Lo Statuto andava scritto insieme maggioranza e opposizione. Noi pensavamo che la maggioranza presentasse modifiche allo statuto, invece niente. Noi, invece, ci siamo fatti trovare pronti, lavorando per mesi e i Consiglieri di opposizione: De Stefano Walter, Casagrande, Bonifazi, Teti e Rocca ci hanno appoggiato. Ringrazio anche il Presidente Pizzuti. Finalmente è tornata la dignità. Abbiamo capito che Latini non voleva lo statuto perché voleva diventare Commissario. Però qualcuno della maggioranza è rinsavito e ha votato per la terza volta definitiva lo statuto dell’opposizione, così fra due mesi si voterà tutti. Quello di ieri (martedì, ndr) è stato un segnale di democrazia. Vedremo se alle prossime elezioni dell’Università Agraria proporrai le tue quattro persone”. (Dichiarazioni tratte dal video postato da Bellotti su Facebook)
Le dichiarazioni di Valter De Stefano
“Cittadini di Valmontone leggo tanti commenti sui social, sul nuovo statuto dell'Università Agraria. Credo che non ci sono ne vinti ne vincitori, ne professori che ci insegnano qualcosa, la nostra Città non è seconda a nessuno abbiamo solo dato la possibilità a tutti di eleggere i propri rappresentanti. Bisogna chiudere un libro e aprire un nuovo percorso con un Consiglio di Amministrazione qualificato per elaborare progetti di eccellenza per la riqualificazione dei nostri terreni. È il momento di capire dove si vuole arrivare, con obbiettivi ben precisi, senza ricordare il passato. Bisogna avere una condivisione democratica con tutti coloro che vogliono dare un contributo per arricchire i nostri beni collettivi. (vincere una battaglia non è vincere una guerra)”. (Dichiarazioni che De Stefano ha postato sui social)
Abbiamo provato a contattare il sindaco Alberto Latini ma, al momento non vuole rilasciare dichiarazioni.
*Foto di Roberto Benedetti