Arcinazzo Romano, Ministero taglia un’insegnante: a pagarla famiglie e sindaco
Se il Ministero taglia la maestra, ci pensano sindaco e genitori a tassarsi per pagare lo stipendio a una nuova insegnante
Se il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca taglia la maestra, ci pensano sindaco e genitori a tassarsi per pagare lo stipendio a una nuova insegnante. E’ quanto accaduto ad Arcinazzo Romano, borgo romano dell’alte Valle dell’Aniene, vicino Subiaco, con 1300 abitanti circa, dove i genitori non si sono rassegnati e hanno incaricato la maestra di una cooperativa per continuare a fare lezione ai loro quindici bambini, anche di pomeriggio.
Prima c’erano due docenti statali, poi, con il calo delle iscrizioni il Miur ne ha tolta una. Per gli alunni si prospettava l’uscita dalla scuola alle 13:30. Per evitarlo, la maestra privata che insegna al pomeriggio e la mensa vengono pagate dalle famiglie, ma la parte più consistente la mette il sindaco: Giacomo Troya, 89 anni, al secondo mandato consecutivo, assessore della Regione Lazio in due legislature.
“Il prossimo anno termino il mandato e lascio. Oggi è più complicato amministrare un piccolo Comune che fare l’assessore regionale” ha dichiarato Troya a Il Messaggero. Le difficoltà sono arrivate anche dalla scuola dove è rimasta una sola maestra dell’infanzia nella locale San Giovanni Bosco, che ha anche due pluriclassi alla scuola primaria.
“Non si può ragionare solo con l’ottica del risparmio, per servizi essenziali come la scuola. Tutti dicono di aiutare i piccoli Comuni, poi la realtà è opposta e così i Municipi di montagna sono destinati a chiudere bottega” ha aggiunto il primo cittadino. Per la scuola dell’infanzia, i bambini resteranno a in classe da novembre anche il pomeriggio, dal lunedì al venerdì. Le famiglie, oltre a tassarsi per le spese di maestra e mensa (15 euro al mese per ogni nucleo familiare) faranno anche a turno per assicurare la presenza di un genitore o di un nonno in funzione di bidello.
La spesa maggiore, però, la sostiene il sindaco che non commenta quando si parla di cifre.
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