Ardea, oltre la metà dei cittadini non paga la Tari e i rifiuti restano in strada
La situazione rifiuti si complica ulteriormente durante l’estate, quando Ardea vede un afflusso di turisti che non praticano la differenziata
Ad Ardea, solo il 46% dei cittadini paga regolarmente la Tari, il che significa che oltre la metà della popolazione evade questa tassa. Lo ha rivelato il sindaco Fabrizio Cremonini durante un incontro con l’associazione “Rivalutiamo Marina di Ardea” e il “Comitato promotore per il centro diurno Ardea”. Si tratta a tutti gli effetti di evasione fiscale che sta mettendo in difficoltà il Comune, rendendo quasi impossibile affrontare efficacemente problemi come l’abbandono illegale dei rifiuti.
Il piano per recuperare le somme evase
Il sindaco ha dichiarato che l’amministrazione sta cercando di recuperare le somme dovute dagli evasori, con l’obiettivo di utilizzare questi fondi per finanziare l’isola ecologica di via Pavia. Nei prossimi due anni, si prevede di recuperare almeno il 10% delle entrate mancanti. Solo quest’anno sono stati individuati 1500 evasori.
Per quanto riguarda l’isola ecologica di via Pavia/via Garda, essa è pronta a operare, ma il gestore deve ancora trovare le risorse necessarie per la gestione dei rifiuti, che richiede circa 200 mila euro. L’ufficio finanziario del Comune sta attualmente cercando i fondi necessari.
Il turismo aumenta le difficoltà di smaltimento
La situazione rifiuti si complica ulteriormente durante l’estate, quando Ardea vede un afflusso di turisti che non praticano la raccolta differenziata, aggravando il problema. L’attuale amministrazione sta studiando come modificare il capitolato d’appalto, che attualmente classifica Ardea come una città con meno di 19.000 abitanti, prevedendo 61 dipendenti in inverno e l’obbligo di assumerne altri 4 in estate. Tuttavia, secondo il sindaco, è necessario un nuovo appalto che preveda 80 dipendenti in inverno e 120 in estate per una gestione più efficiente dei rifiuti.