L’omicida di Ardea era un soggetto pericoloso, e nella zona molti lo sapevano. Emergono nuovi elementi sulla strage di Ardea, dove un 34enne ha sparato a due bambini di 5 e 10 anni e a un anziano di 84 per poi barricarsi in casa e togliersi la vita.
L’anziano, in vacanza con la moglie, era accorso per soccorrere i due bambini ma è rimasto freddato anche lui dalla furia omicida dell’uomo. I piccoli sono morti tenendo la mano al padre (agli arresti domiciliari). L’anziano era originario del comune di Valmontone.
Sia l’omicida che i minori vittime abitavano nel comprensorio di Colle Romito, a sud di Roma. Tra loro si erano già verificate alcune liti di vicinato, in cui era già spuntata l’arma. L’arma usata dall’uomo apparteneva al padre, vigilante scomparso lo scorso novembre. Andrea, questo il nome dell’assassino, era considerato un soggetto pericoloso con problemi psichici, aveva già sparato colpi in aria. Dov’erano dunque gli assistenti sociali? Perché deteneva una pistola? Perché non era internato in una struttura adatta alle sue condizioni?
Perché non sono intervenute le figure avrebbero dovuto vigilare sulla condotta di un individuo considerato una potenziale minaccia per la collettività?
Eleonora Mattia Consigliere Regionale del Lazio scrive “È un brutto risveglio per la nostra comunità. Il povero pensionato ucciso freddamente inconsapevolmente ieri ad Ardea, era originario di Valmontone. Mi stringo con commozione di nuovo alla famiglia, una tragedia immensa”.
Quanto accaduto “è sconvolgente. Non esistono parole che possano dare sollievo e conforto alle famiglie spezzate dal dolore di questa immane tragedia, come non esistono parole per spiegare un gesto così folle e insensato”. Così su Facebook il sindaco di Nettuno Alessandro Coppola. “L’intera comunità nettunese – aggiunge – è in lutto per le tre vittime, di cui due bambini innocenti che stavano semplicemente giocando in un’area verde. È con il cuore straziato dal dolore che rivolgo le mie condoglianze da parte dell’intera città di Nettuno alle famiglie delle vittime e all’intera comunità ardeatina”.
“È sconvolgente quanto successo ad Ardea oggi”. Così in un post su Facebook Adriano Zuccalà, sindaco di Pomezia. “La città di Pomezia – prosegue – è vicina alle famiglie, agli affetti delle vittime coinvolte e a tutta la comunità di Ardea. Perdere la vita in questo modo è inaccettabile”.
“Esprimiamo dolore e sgomento per la immane tragedia di Ardea che ha colpito il comune alle porte di Roma e sconvolto l’Italia intera”. Lo affermano in una nota Enrico Michetti e Simonetta Matone candidati sindaco e vicesindaco a Roma per il centrodestra. Michetti e Matone affermano: “Queste sono le ore del silenzio e della preghiera in memoria delle 3 vittime innocenti stroncate dal gesto di un folle che poi si è tolto la vita”. Il presidente Nicola Zingaretti ha dichiarato: “Una tragedia che lascia sgomenti, con lo strazio nel cuore, una regione in lutto”.
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