Ariccia, nuovo incontro di aggiornamento demolizione nei Castelli Romani
All’incontro organizzato dal comitato Equi Diritti hanno partecipato Silvestroni di Città Metropolitana e Righini consigliere regionale
Si è tenuto ieri sera, presso la palestra Zompatore di Ariccia, l'ennesimo incontro di aggiornamento indetto dal Comitato Equi Diritti, sullo stato della problematica delle acquisizioni e demolizioni delle case nell’area dei Castelli Romani. Nella sala gremita di partecipanti, su di un palco allestito all'interno di un ring, si sono alternati ai microfoni gli ospiti intervenuti : Marco Silvestroni, in qualità di consigliere della Città Metropolitana ed il Consigliere Regionale Giancarlo Righini, che ha annunciato la presentazione di una proposta di legge di iniziativa regionale, già nelle prossime ore. Presenti anche esponenti dei Consigli Comunali di alcuni dei paesi coinvolti: Enrico Indiati, vicesindaco di Ariccia, Giuliano Cugini, consigliere di maggioranza di Velletri, Federica Nobilio di Albano e Gianluca Mastrella per il Comune di Rocca Priora.
Una corsa contro il tempo, volta a fermare il pericolo ruspe, anacronisticamente messo in moto in delle zone urbanizzate ed antropizzate da oltre un ventennio, la cui trasformazione in quartieri residenziali, muniti di strade. Illuminazione, servizio scuolabus, fognature e persino fibre ottiche è spesso avvenuta proprio grazie ai finanziamenti regionali previsti dai piani di recupero dell'ultimo decennio. "È paradossale che la stessa Regione si impegni oggi a far abbattere e demolire, proprio ciò che ha contribuito ad urbanizzare ai fini del recupero" Dichiara Cristina Milani Presidente del Comitato Equi Diritti "Così come resta paradossale che nessuna menzione venga a tutt’oggi fatta dalle istituzioni, delle decine e decine di migliaia di euro a famiglia, riscossi da quasi quindici anni dalle oblazioni delle domande in sanatoria del 2003, le stesse che oggi vengono improvvisamente respinte" Rincara la Milani.
Il capogruppo di FdI in regione Giancarlo Righini, auspica inoltre una "richiesta di audizione in commissione urbanistica regionale", elemento essenziale nella ridefinizione dei limiti reali e concreti del Parco, modificato profondamente nell’estensione originaria prevista negli anni 70 ma senza alcun tipo di sconto nella salvaguardia delle zone boschive e paesistiche allo stato esistenti. Importante infine, secondo il Direttivo di Equi Diritti, il coinvolgimento della neocostituita Città Metropolitana: "Inimmaginabile come su un territorio che pretenda di chiamarsi Città Metropolitana, possa infatti insistere una sorta di Vietnam amministrativo, che veda i cittadini residenti a parità di condizioni, esser colpiti da diversi approcci alla tematica e diversi atti amministrativi, a seconda della municipalità in cui si risiede" Dichiara dai microfoni Marco Milani. Che lancia un appello ai partecipanti a "preparare" una fascia tricolore da indossare, nel caso si dovesse esprimere solidarietà a quei sindaci, che indipendentemente dal colore di appartenenza, stanno mettendo la propria faccia, nell'affrontare il delicato tema sociale.